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L’estate peggiore per i pendolari: superate le 25.000 firme con la petizione per i pendolari lombardi

I pendolari della Lombardia stanno vivendo una delle peggiori estati con pesanti disservizi dovuti alla chiusura del passante suburbano.

Rfi (gestione della Rete) e Trenord si sono scambiate reciproche accuse sulla responsabilità della chiusura, mentre la guida politica della Regione si è limitata a guardare da spettatore non troppo interessato la vicenda.

In una nota precedente, l’assessore Terzi ha dichiarato che la Regione non gestisce, ma programma: a parere di chi scrive il trasporto lombardo da diverso tempo vive da tempo una condizione di “autoprogramma”: o meglio dirigenza di Trenord programma e l’assessore ratifica.

Nel silenzio generale sono usciti i dati relativi agli indici di affidabilità relativi al mese di giugno 2022 per le direttrici del servizio ferroviario regionale: ben 21 direttrici su 38 sono andate a bonus.

Una fotografia desolante dello stato del pessimo servizio che non desta interesse.

Un dato che dovrebbe riempire di orgoglio gli amanti del trasporto regionale  che hanno dimora al Pirellone.

Non manca la ciliegina indigesta ai pendolari: le nuove tariffe in vigore dal 1° settembre 2022 , con l’esclusione del Malpensa express, che colpirà sia i biglietti singoli sia gli abbonamenti (delibera regionale  per adeguamento inflazione).

Nel frattempo va aventi la petizione lanciata dai comitati dei pendolari, che ha superato le 25.000 firme. I comitati e i rappresentanti si preparano ad una mobilitazione nelle stazioni prossimamente.

Riportiamo il testo dalla petizione.

https://www.change.org/p/i-pendolari-meritano-un-servizio-ferroviario-serio

I pendolari meritano un servizio ferroviario serio: Regione Lombardia non sa più gestire i trasporti.

Il livello dei disservizi sui trasporti in Lombardia ha raggiunto una situazione insostenibile.

Le continue cancellazioni dei treni, acuite dal periodo estivo, rendono la qualità di vita dei viaggiatori molto scadente.

È ormai sotto gli occhi di chiunque uno stato di sofferenza del trasporto pubblico lombardo continuo, che vive punte di inefficienza nel periodo estivo e ciò è dovuto anche alla non corretta gestione delle ferie del personale da parte dell’azienda ferroviaria.

Le problematiche dei pendolari sono note alla Giunta che guida la politica regionale, più volte sollecitata con gli strumenti che legge mette a disposizione a favore dei comitati e associazioni di pendolari e viaggiatori.

Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, all’inizio della consiliatura, aveva riconosciuto le difficoltà dei viaggiatori ma nel corso del tempo la sua visione e quella dei suoi collaboratori si sono dimostrate miopi e disinteressate nei confronti dei disservizi.

Anche l’assessora regionale ai trasporti Claudia Maria Terzi, dapprima partita con giusto approccio nei confronti dei rappresentanti dei viaggiatori, nel corso del tempo ha abbandonato il confronto con i pendolari, disconoscendo la loro funzione sociale.

Alla luce di quanto esposto, si può solo parlare di fallimento della gestione del trasporto pubblico, nonostante gli sterili tentativi politici di usare il Covid19 e i numeri per nascondere un disagio che si misura ogni giorno a bordo dei treni.

Chi viaggia è consapevole e rassegnato per questa situazione di disagio continuo.

I pendolari lombardi chiedono al Governo regionale un cambio di rotta sulla gestione e supervisione del trasporto pubblico ferroviario regionale, reale e concreto.

Si tornino finalmente ad ascoltare i comitati, portatori delle istanze e dei disagi dei viaggiatori! 

treni 2020 foto specchia

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