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Milano Nascosta: non tutti sanno che a Milano…

sciurNon è necessario essere turisti, si può  anche essere milanesi e girellare a piedi per scoprire piccole cose che non ti aspetti, che non sapevi ci fossero.

La statua di Sciur Carera

Al numero 13, sotto i portici di Corso Vittorio Emanuele troviamo una statua romana risalente al III secolo, senza braccia e con una testa risalente al X secolo. Già, durante il domino austriaco la statua si trovava in San Pietro all’Orto ed era quello che la statua di Pasquino era per i Romani; infatti solitamente vi si trovavano i biglietti anonimi che descrivevano il malcontento contro il governo asburgico.

A metà del XX secolo la statua fu collocata nella sua posizione attuale, dove i milanesi lo denominarono prima L’omm de preja, che significa l’uomo di pietra, poi Sciur Carera, da un motto di Cicerone inciso sul basamento: “Carere debet omni vitio qui in alterum dicere paratus est”, cioè “Dev’essere privo di ogni difetto chi è pronto a criticare il prossimo”.

I numeri degli Austriaci

Al tempo degli austriaci i numeri civici delle case erano assegnati in modo davvero particolare, cioè utilizzando un sistema progressivo unico che partiva dal numero 1 (Palazzo Reale) e proseguiva a spirale, dal centro alla periferia, fino al numero 5314 (Mura Spagnole). Quando le case aumentarono di numero si stabilì di adottare il sistema oggi in vigore, con i numeri civici via per via e i pari sulla destra dal centro.

Oggi però molti dei numeri civici di un tempo sono sopravvissuti nelle dimore di una volta, come sulla Casa degli Omenoni e in Corso Venezia.

Le contrade milanesi

Durante il Medioevo Milano era divisa in trenta contrade, per sei porte o Sestieri. Ancora oggi è possibile notare i simboli di alcune contrade sui muri delle case, ad esempio nel Sestiere di Porta Nuova troviamo in Via Mercanti il simbolo della scrofa, appartente alla contrada dei Rost(r)i o Capitana, mentre tra Via Torino e Via Lupetta troviamo una testina di lupo, simbolo della Contrada della Lupa del Sestiere di Porta Ticinese. Sopra il numero 19 di Via dell’Agnello troviamo una testa di agnello murata, che molto probabilmente rappresenta il simbolo della contrada dell’Agnello del Sestiere di Porta Orientale.

I segni delle guerre

Ancora oggi Milano porta incisi nei muri delle sue case i segni delle numerose invasioni e guerre succedutosi nel corso del secoli. In alcune strade del centro troviamo le sbrecciature e gli squarci che risalgono alle Cinque giornate di Milano, in particolare su un spigolo di Casa De Maestri e all’angolo di Via della Spiga.

In una finestra al piano terra di Palazzo Sormani si può ancora vedere un proiettile di artiglieria, mentre al numero 3 di Corso di Porta Romana è visibile una palla di cannone. Sui pali che reggono i cavi del tram in Piazza della Repubblica notiamo fori di proiettile, slabbrature e altri danni provocati durante la II Guerra Mondiale, come sulle base dei lampioni in piazza Duomo e addirittura sul portone centrale del Duomo stesso. 

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