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Sacro monte di Ossuccio

ossuccio 1Non molto lontano, a circa 25 km da Como troviamo il Sacro Monte di Ossuccio, così bello e pieno di opere d’arte che nel 2003 venne inserito dall’UNESCO nel gruppo dei nove Sacri Monte prealpini considerati Patrimoni dell’Umanità.

Le origini del Sacro Monte di Ossuccio, che si trova su una collina presso la riva occidentale del Lago di Como, proprio di fronte all’Isola Comacina, risalgono alla fine del IV secolo d. C, quando il luogo era abitato da una piccola comunità romana devota alla dea Cerere, in onore della quale aveva consacrato un tempio.

Dopo la fine dell’impero romano, la collina venne abitata da un gruppo di monaci, che alla fine del XIII secolo decisero di far erigere dove si trovava il tempio pagano, il Santuario della Beata Vergine del Soccorso, che fu ampliato durante il Rinascimento.

Nel seicento, dopo il Concilio di Trento, furono erette quattordici cappelle, che rappresentano un ideale percorso nei Misteri del Rosario fino ad arrivare al santuario, che simboleggia l’assunzione di Maria in cielo.

Arrivati in cima alla collina, la prima cosa che si nota è il Santuario, composto di un corpo principale terminato nel 1537 e da due ali che vennero aggiunte più tardi, come pure il campanile, c terminato solo agli inizi del Settecento, dopo 25 anni di lavoro.

Dentro la chiesa, che segue una pianta a navata unica e con quattro campate, si possono notare le lesene decorate in stile barocco, oltre a una serie di affreschi raffiguranti la vita della Vergine Maria, angeli e santi.

Nel 1655 venne posato il pavimento bicromatico, mentre sulla parete a sinistra possiamo ammirare un altare di marmo, su cui si trova una Madonna col Bambino e a destra una pala d’altare dell’Ottocento con San Giuseppe, donata da papa Giovanni XXIII.

ossuccio 2Nel presbiterio troneggia un altare ottocentesco, sormontato da un tempietto, con un gruppo di statue raffigurante l’incoronazione della Vergine, l’ultima tappa del percorso del Sacro monte.

A destra della navata si arriva alla settecentesca Sacrestia, mentre il corridoio a sinistra porta alla Cappella della Madonna, ed eretta nel 1878 allo scopo di custodire la statua della Beata Vergine del Soccorso, la protettrice del Lago di Como.

Sulle pendici della collina si snodano, ai margini di una strada acciottolata, le quattordici cappelle dei Misteri del Rosario, edificate dal 1635 al 1710 in stile barocco.

Ogni cappella raffigura un Mistero, partendo da quelli gaudiosi fino ad arrivare ai primi quattro misteri gloriosi, con un ricco corredo di stucchi, statue e affreschi che seguono la moda dell’epoca, ideate dagli artisti che collaborarono anche al Sacro monte di Varese, tra cui Gian Paolo Recchi e Salvatore Pozzi.

Come ci si arriva

Autostrada A9 Milano–Laghi, uscita Como Nord quindi strada statale 340 per Menaggio (26 km. da Como).

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