Santuario di Montallegro a Rapallo
Sulle alture dietro Rapallo, raggiungibile da una strada, un po’ stretta, ma che permette di ammirare un panorama incantevole, si può raggiungere il Santuario di Montallegro, la cui storia inizia da molto lontano.
Il 2 luglio del 1535 un contadino, Giovanni Chichizola, stava tornando a Rapallo dal mercato ortofrutticolo di Genova passando per i sentieri che costeggiavano il monte Letho, detto anche il monte della morte per la bande di briganti che ne avevano fatto il loro rifugio.
Ad un certo punto, desideroso di ritemprarsi delle fatiche del lungo viaggio, il contadino decise di riposarsi presso uno sperone di roccia che si trovava al piedi di una collina e si addormentò.
Ma pochi minuti dopo, Giovanni venne destato da un bagliore improvviso e vide che era comparsa una giovane donna, che per il suo atteggiamento maestoso non aveva nulla di umano.
Subito il contadino comprese che la signora era la Vergine Maria in persona, venuta per annunciargli la decisone di far erigere un santuario in proprio onore proprio sul monte Letho.
Come prova del miracolo avvenuto, la donna consegnò a Giovanni una tavoletta, dipinta in stile bizantino, con la vergine e il bambino Gesù circondati da angeli e santi e fece sgorgare una sorgente d’acqua proprio nel punto dov’era apparsa.
Inizialmente non creduto dai suoi compaesani, il contadino chiese aiuto al parroco di Rapallo che, alla presenza delle autorità locali, vide con i propri occhi la sorgente e la tavoletta.
I rapallesi tentarono in tutti i modi di spostare il quadro dalla montagna, ma ogni volta che ci riuscivano la sacra immagine scompariva misteriosamente, per poi essere ritrovata vicino allo sperone.
Nel 1558 iniziarono i lavori per l’erezione del santuario, anche per conservare l’immagine in un luogo di preghiera per tutti quei fedeli che nel corso degli anni erano arrivati, tra mille difficoltà, sul monte per vederla.
La prima parte del complesso venne terminata un anno dopo, mentre nel 1572 con bolla papale venne annesso l’edificio del monastero di Valle Christi, che era stato soppresso poco tempo prima.
Fino alla fine del Settecento il santuario venne ampliato più volte, raggiungendo l’aspetto definitivo solo nel 1907, con l’erezione dell’attuale campanile.
Nel 1932 venne completata la strada carrozzabile che conduce al santuario e nel 2009 è stato aggiunto un ascensore che permette di accedere al piazzale centrale dell’edificio.
Entrando nel santuario, con la sua pianta che presenta un'unica navata e ai lati quattro altari, la prima cosa che si nota è l’altare maggiore, eretto nel 1743 e dove è conservato ed esposto il quadretto miracoloso della Madonna in una cornice d’argento del nobile Tomaso Noce.
A destra troviamo la Visitazione di Giovanni Battista Carlone e un crocefisso in marmo, mentre a sinistra ammiriamo una seicentesca Annunciazione e una rinascimentale Pietà.
Nella cappella di San Giuseppe è visibile la fonte di acqua miracolosa, mentre nell’ala destra del santuario vi è una penitenzieria che conserva un gran numero di ex voto, dono di tutti coloro che sono stati guariti, nel corso degli anni, dalla Madonna di Montallegro.
Inoltre vi è una cassa argentea, risalente alla fine del Seicento, nota per essere utilizzata nelle processioni dedicati ai protettori di Rapallo, i santi martiri Gervasio e Protasio.
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