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Torino, la Gran Madre tra culto e mistero

torino grande madre pixLa Gran Madre di Dio è uno dei più importanti luoghi di culto cattolici della città di Torino: sorta per volontà dei Decurioni per festeggiare il ritorno Vittorio Emanuele I di Savoia dopo la sconfitta di Napoleone nel 1814, tanto da portare sul timpano l’epigrafe "ordo populusque taurinus ob adventum regis" (La nobiltà e il popolo di Torino per il Re).

Venne inaugurata nel 1831. La Chiesa, definita anche Tempio, sorge nella Piazza a lei dedicata ma rialzata rispetto a quest’ultima, sulla sponda destra del fiume Po ma quasi come fosse una prosecuzione di Piazza Vittorio, situata invece sulla sponda sinistra; è facilmente raggiungibile sia a piedi sia utilizzando i servizi pubblici perché situata al termine dell’importante Via Po, completamente porticata, centro della città di Torino. Certamente la Chiesa della Gran Madre risulta già a prima vista ben differente dagli altri luoghi di culto, sia per la sua architettura sia per la sua posizione quasi isolata, con le colline torinesi alle spalle e poco più, ma ha ridato certamente vigore al quartiere che la ospita, il Borgo Po, andando ben oltre alla sua funzione di centro religioso.

Grazie alla Mostra d’arte contemporanea Luci d’Artista, il Tempio ha avuto modo anche di essere utilizzato come sfondo per l’installazione di luminarie e giochi di luce: a Ottobre del 2001 l’artista americano Joseph Kosuth propone una sua nuova opera, installando sul ponte della Gran Madre, che collega Piazza Vittorio al Tempio, una frase di Italo Calvino e un’altra di Friedrich Nietzche, illuminate tutto il giorno e tutta la notte. Il Borgo Po, intorno alla Gran Madre di Dio, è anche rinomato per i locali notturni che animano la movida torinese lungo il corso del fiume Po.

La Gran Madre di Dio rappresenta però anche il fulcro dei tanti misteri che sono sorti intorno alla città: Torino sorge al vertice di un’ipotetico triangolo della magia nera – triangolo composto con le città di San Francisco e Londra – ma è ugualmente vertice del triangolo della magia bianca – con le città di Praga e Lione. Molte leggende narrano anche che il Tempio custodisca il Sacro Graal. La Gran Madre di Dio effettivamente non si direbbe un edificio di culto cristiano, specialmente perché priva di croci: al termine della scalinata che porta all'ingresso si trova infatti la statua di Religione, l’unica che porta in mano la croce, mentre sull'altro lato si trova la statua di Fede, il cui dito indice, seppur ad oggi reciso, per molti indica il luogo in cui il Sacro Graal sarebbe nascosto.

Il Tempio viene inoltre considerato un punto di forte energia per la vicinanza all'acqua, elemento considerato sin da tempi antichi come portatore di vita: gli elementi che collegano la Gran Madre di Dio all'antico esoterismo e ad un simbolismo pagano sono quindi in realtà molti e la discostano ampiamente dall'essere un luogo di culto cristiano. Importante notare come sul frontone non siano raffigurati gli Apostoli ma i Decurioni che vollero edificare il Tempio. Inoltre, stranamente, la Gran Madre di Dio non è proprietà della Chiesa Cattolica come tutti gli altri luoghi di culto bensì del Comune di Torino.

Un luogo da non perdere e da annoverare certamente tra i primi da visitare nel capoluogo piemontese, sia per l’importanza architettonica sia per rimanere affascinati dall'alone di energia e mistero che la Gran Madre emana.

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