Cereali, Frutta e Ortaggi in milanese: scopri curiosità e termini dialettali
Oggi, in un attimo di nostalgia pensando ai miei nonni paterni, voglio riportare in auge un po’ di dialetto milanese, riferito ai cereali, frutta e ortaggi. Oggi nessuno si sognerebbe più di richiedere un alimento in dialetto milanese, ma una volta, quando io ero ragazzino, era quasi una prassi. Perché allora relegare il dialetto nel dimenticatoio? Ecco un elenco, seppur incompleto, in ordine alfabetico:
- Acetosa o Acetosella: Le foglie giovani possono essere frullate in zuppe e salse o aggiunte nelle insalate. In milanese si dice asedàda, mentre acetosella è sanzarèlla.
- Aglio: In dialetto si dice àj. Un alimento dalle riconosciute proprietà benefiche.
- Albicocca: Mognaga in dialetto. Secondo uno studio dell’Università di Padova, la mognaga sarebbe in grado di rafforzare il sistema immunitario e prevenire i tumori.
- Anice: Si chiama ànes. I suoi semi sono utilizzati per favorire la digestione e combattere i dolori gastrointestinali. È usato anche per aromatizzare dolci e liquori.
- Asparago: In milanese è spàrg. Due tele dipinte da Manet hanno come tema l’asparago, mentre lo scrittore Achille Campanile nel libro “Gli asparagi e l’immortalità dell’anima” disquisisce tra una possibile correlazione.
- Avena: Si dice biava in milanese. Un cereale ricco di fibre, proteine e vitamine, che aiutano a regolare colesterolo e glicemia. L’avena è priva di glutine.
- Barbabietola: In dialetto meneghino è biedràva. Già nel XV secolo la sua coltivazione era diffusa, soprattutto nei monasteri. Il primo a commerciare la barbabietola da zucchero fu F. Karl Achard nel 1801.
- Carciofo: In dialetto milanese e non solo, è articiòcch. Pare che il carciofo venisse dalla Sicilia e fosse conosciuto in Toscana dal 1466.
- Cipolla: In meneghino è scigòlla. È nota per le sue proprietà diuretiche ed è presente in alcune creme cicatrizzanti. Previene malattie cardiache e aterosclerosi. Insomma, ona scigòlla ogni tànt la fa minga mal!
- Fagiolo: In dialetto meneghino è fasoeù. Quando si voleva essere ironici con qualcuno, si diceva badée.
- Fragola: In dialetto meneghino è mangiòstra, un termine piuttosto difficile per chi non è milanese al 100%.
- Lenticchia: Si dice lentiggia. In Italia vi sono diversi tipi di lenticchie rinomate, come quella di Castelluccio di Norcia e quella di Villalba.
- Mandarino: In dialetto si dice mandarin. Era il frutto che si trovava sotto l'albero di Natale, magari insieme a qualche noce e caramella.
- Melanzana: Si chiama meresgiana in dialetto. In passato in Italia veniva chiamata petonciano, poi melanciana, fino a diventare melanzana.
- Melograno: In milanese si dice pomm granàa. Il melograno è simbolo di fecondità, abbondanza, prosperità, vitalità, passione ed energia. Mej de inscì!
- Mirtillo: Ha due termini, mirtill o loriòn. Ottimo da gustare con gelato o in marmellata.
- Noce: La nòs è citata da Manzoni nei Promessi Sposi in riferimento alla "questua delle noci" di Fra Galdino.
- Pisello: In dialetto meneghino è erbiòn. Celebre la favola della "Principessa sul Pisello" di Hans Christian Andersen.
- Prezzemolo: In dialetto è erborin. Viene subito in mente il detto "sei come il prezzemolo" per indicare una persona onnipresente, oltre alla storica mascotte di Gardaland.
- Rapa: Tre termini: ràva, baciccia, boiòcch.
- Sedano: Si dice sèller. Usato anche in erboristeria per le sue proprietà digestive e diuretiche, grazie agli oli essenziali come il limonene.
- Segala: Anche qui troviamo tre versioni: sègher, sègla o sègra. Pensiamo subito al pane di segale, magari accompagnato da una fetta di lardo o salame nostrano.
- Spinacio: In milanese è spinasc o spinazz. Provatelo con polenta e lumache, una vera prelibatezza!
- Uva: Si dice uga. È il momento della vendemmia, e cosa c'è di meglio che spiluccare un bel grappolo d’uva, sia nera che bianca o rosata?
Ritengo di aver detto abbastanza per questa volta, quindi mi zittisco. Ma ricordate: il dialetto è una parte importante della nostra cultura!
Potrebbe interessarti anche:
Curiosità nascoste del Dialetto Milanese: un viaggio tra Mestieri e Parole d'epoca