Campari e Milano: storia di un rosso iconico tra Novara, Sesto e la Galleria

Campari, un simbolo dell’aperitivo italiano legato a doppio filo con Milano.
Le origini (1860): dal Caffè dell’Amicizia
La storica bevanda rossa nasce nel 1860 a Novara, nel piccolo bar Caffè dell’Amicizia, dove Gaspare Campari mette a punto il bitter destinato a portare il suo nome nel mondo.
Dalla bottega all’industria (1904): Sesto San Giovanni
Il successo locale dell’aperitivo spinge Campari a “pensarla in grande”: nel 1904 inaugura il nuovo stabilimento e trasferisce la sede a Sesto San Giovanni, aprendo la stagione industriale del marchio.
La famiglia Campari e l’espansione
Alla scomparsa di Gaspare, la guida passa al figlio Davide Campari, che concentra la produzione su bevande dalla forte personalità. Succede poi il nipote Antonio Migliavacca, che trasferisce la sede sociale a Milano e nel 1946 fonda la Società per Azioni “Davide Campari – Milano”. Seguono anni di espansione: il marchio si afferma in Italia e in Europa.
Alla morte della signora Migliavacca, la proprietà — in assenza di eredi — viene lasciata ai fidati collaboratori Garavoglia e Rossi. La quota di controllo del gruppo è oggi detenuta dalla famiglia Garavoglia tramite Alicros S.p.A.
Il gruppo oggi, Novi Ligure e il progetto museo a Sesto
La produzione è stata spostata da Sesto San Giovanni a Novi Ligure, mentre nell’area storica di Sesto è prevista la nuova sede del gruppo e la valorizzazione della parte più antica dello stabilimento (1904) con un percorso museale. Nel 1999 il gruppo ha acquisito Cinzano, storico nome del vermouth e degli spumanti.
Camparino in Galleria (già Caffè Zucca)
Entrando in Galleria Vittorio Emanuele II da piazza Duomo, sulla sinistra sorge lo storico locale legato al rito dell’aperitivo: oggi noto come Camparino in Galleria (già Caffè Zucca). Tra arredi d’epoca, mosaici e affaccio sulla Galleria, ha contribuito a fare di Milano una vera “città da bere”.
Qui classici e rivisitazioni vengono serviti “con maestria”, per meneghini, viaggiatori e appassionati del buon bere.
Design e cultura dell’aperitivo
Campari è stata tra le prime aziende a portare l’aperitivo in formato monodose e a legare il proprio nome al design italiano. La celebre bottiglietta conica, firmata da Fortunato Depero, è diventata un’icona del quotidiano: un oggetto semplice, riconoscibile, ancora oggi fedele all’ispirazione originale.
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