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Il Coro della Cappella Sistina: il più antico Coro del mondo

Vi voglio raccontare la storia del più antico coro del mondo ancora in attività, il Coro della Cappella Sistina. Un coro nato quasi 1500 anni or sono. Per attingere notizie mi rivolgo all’Annuario Storico Pontificio, dove scopro notizie davvero interessanti. Mi va di precisare che la Cappella Sistina, in latino Sacellum Sixtinum, è dedicata a Maria Assunta in Cielo. Fu costruita tra il 1475 e il 1481 all’epoca di papa Sisto IV della Rovere, al secolo Francesco.coro cappella sistina mf ai


La storia del coro📜

Le sue origini si celano nell’antica Schola Cantorum Romana e, fin dagli inizi, divenne una “brillante stella” per Roma e per tutto l’universo cattolico, in quanto rappresentava un luogo di espressione artistica e liturgica a servizio delle solenni celebrazioni liturgiche dei pontefici.

Papa Sisto IV creò il “Collegio del Cappellani Cantori”, che divenne la base della futura Cappella Sistina. Bisogna giungere al pontificato di Papa Pio VII, Barnaba Niccolò Maria Luigi (in religione Gregorio) Chiaromonti, perché si assicurasse un maestro stabile al coro. Questo maestro fu il compositore e musicologo italiano Giuseppe Baini, che già da giovane faceva parte del coro della Cappella Papale.

A Baini succedettero altri grandi maestri, come il compositore, direttore di coro e cantante soprano castrato italiano Domenico Mustafà, a cui seguì Monsignor Lorenzo Perosi, presbitero, compositore, direttore di coro e autore di musica sacra.

Perosi, considerato l’esponente principale del Movimento Ceciliano, riformò la musica sacra nella Chiesa cattolica e pose fine alla tradizione dei cantori castrati.


La tradizione dei cantori castrati🎤

Mi permetto due parole sui cantori castrati. Questi futuri cantanti venivano evirati in giovane età affinché, tramite questa operazione, fossero in grado di raggiungere una notevole estensione vocale e un virtuosismo eccezionale.

Furono impiegati soprattutto nella musica sacra e sulle scene teatrali, particolarmente tra i secoli XVII e XVIII. Le loro parti vocali erano molto impegnative e di grande effetto, tanto da renderli insostituibili in alcune esecuzioni.

Grazie a Monsignor Perosi, questa pratica fu abbandonata, segnando un punto di svolta per la tradizione musicale della Cappella Sistina.


I grandi maestri del coro🎼

Dopo Monsignor Perosi, il coro fu diretto da Domenico Bartolucci, cardinale e direttore di coro. Maestro perpetuo della Cappella Musicale Pontificia Sistina e accademico di Santa Cecilia, Bartolucci riorganizzò la Cappella rifondando la Schola Puerorum, una scuola cattolica gestita dalla Cappella Musicale Pontificia e inserita nell’ordinamento scolastico italiano.

Tra i celebri musicisti che hanno fatto parte della Cappella Musicale Pontificia, non si possono dimenticare:

  • Giovanni Pierluigi da Palestrina, compositore e organista tra i più importanti del Rinascimento europeo, modello ideale per la composizione polifonica sacra.
  • Gregorio Allegri, cantore, compositore e presbitero, celebre per il suo Miserere e la revisione degli inni gregoriani e polifonici.
  • Cristòbal de Morales, compositore spagnolo considerato il più importante musicista spagnolo di musica vocale della prima metà del Cinquecento.
  • Guillaume Dufay, compositore e teorico musicale franco-fiammingo, le cui opere influenzarono profondamente la musica polifonica in tutta Europa.

La cappella musicale pontificia oggi🎵

Nel 2022, con la Costituzione Apostolica Predicate Evangelium, Papa Francesco ha inserito la Cappella Musicale Pontificia nell’Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.

Secondo la Costituzione sulla Sacra Liturgia del Concilio Vaticano II, si legge:
"Si conservi e si incrementi con grande cura il patrimonio della musica sacra. La Chiesa riconosce il canto gregoriano come canto proprio della liturgia romana; perciò nelle azioni liturgiche, a parità di condizioni, gli si riservi il posto principale. Gli altri generi di musica sacra, e specialmente la polifonia, non si escludono affatto dalla celebrazione dei divini uffici, purché rispondano allo spirito dell’azione liturgica."

Anche il canto gregoriano, una tradizione monodica e liturgica cantata a cappella, continua a essere un elemento fondamentale della liturgia cattolica.


L’esperienza del canto gregoriano

Concludo questo articolo invitandovi, se ne avete l’occasione, a partecipare a un canto gregoriano, magari in un monastero. Probabilmente, come è successo a me, vi sembrerà che l’anima fluttui, trasportata da questo nobile canto.