Skip to main content

Oscar Mondadori: 70 anni di libri tascabili che hanno cambiato l’editoria italiana

oscar mondadori

Settant’anni di uno dei marchi simbolo dell’editoria italiana del Novecento…

Prima collana tascabile italiana a esordire nelle edicole, gli Oscar Mondadori debuttarono con Addio alle armi di Ernest Hemingway, stampato in 60.000 copie, tutte esaurite il primo giorno di uscita: il 27 aprile 1965.

Il primo slogan degli Oscar, "I libri-transistor", fu ideato dal poeta Vittorio Sereni, che lavorava alla collana insieme ad Alberto Mondadori, figlio di Arnoldo.

Il successo fu immediato e travolgente: il boom degli Oscar spinse anche gli editori concorrenti a lanciare le proprie collane tascabili. Le uscite si moltiplicarono, generando un’inflazione di titoli che, dopo solo un anno, portò a una rapida contrazione delle vendite.

Ma intanto gli Oscar avevano conquistato la leadership del mercato: Un amore di Dino Buzzati vendette 400.000 copie, mentre il vero bestseller fu La ragazza di Bube di Carlo Cassola, con 446.800 copie vendute in sei anni.

Nel 1967, la direzione della collana passò a Mario Spagnol e gli Oscar iniziarono a essere distribuiti anche nelle librerie, per rispondere alla saturazione delle edicole.

I titoli si diversificarono, il logo si trasformò nell’iconica silhouette del Premio Oscar racchiusa in una "O", e la collana si espanse in molteplici direzioni: manuali, fumetti e persino classici greci e latini, arricchiti da paratesti critici di alto livello, pensati per il pubblico scolastico.


Gli anni Settanta e Ottanta

Dal 1973, il successore di Spagnol fu Alceste Nomellini.

Nel 1983 venne lanciata la collana Oscar Bestsellers, specializzata in narrativa straniera, con l’obiettivo di prolungare la vita commerciale dei titoli oltre il primo lancio in formato rigido.

Nel 1984, sotto la guida di Ferruccio Parazzoli, gli Oscar furono rilanciati con nuovi titoli, ristrutturazioni delle collane, campagne promozionali e uno slogan memorabile: "Negli Oscar c’è". Nella stagione calcistica 1984-85, gli Oscar Mondadori diventarono anche sponsor di maglia del Milan.

Nel 1989 nacque la collana Oscar Originals, dedicata esclusivamente a opere inedite. Qui debuttò Lara Cardella con Volevo i pantaloni, che nel primo anno vendette ben 300.000 copie.


Gli Oscar Mondadori oggi

A partire dagli anni Duemila, si avvicendarono diversi direttori, impegnati a migliorare la qualità editoriale e ad aggiornare il marchio, ispirandosi ai modelli anglosassoni di Penguin e Vintage.

Nel 2014, la produzione superò i 400 titoli l’anno, suddivisi in oltre 30 collane e formati diversificati.

Con la primavera del 2016, l’intera struttura editoriale venne riorganizzata: i formati furono ottimizzati secondo nuovi criteri industriali e distributivi, e la grafica fu profondamente rivisitata.

Anche il logo fu rinnovato: la statuina del Premio Oscar venne ridisegnata all’interno di una forma piena, per rilanciare uno dei marchi editoriali più noti, messo alla prova dai mutamenti del mercato.

Pin It