Chiese di Milano: San Nazaro in Brolo e Sant’Eustorgio
Milano è una città antica, ricca di storia, monumenti e opere d’arte. Tra queste, le sue chiese rappresentano un patrimonio di grande valore culturale e religioso. Oggi vi racconto di due basiliche significative: San Nazaro in Brolo e Sant’Eustorgio, entrambe custodi di storie millenarie e arte straordinaria.
San Nazaro in Brolo: una delle più antiche chiese di Milano
La chiesa di San Nazaro in Brolo, conosciuta anche come Basilica Apostolorum, sorge in piazza San Nazaro, sul lato sinistro di Corso di Porta Romana, poco prima di incrociare via Santa Sofia. La basilica è dedicata a San Nazaro, martire cristiano insieme a Celso, i cui corpi furono ritrovati da Sant’Ambrogio in un campo poco fuori Milano.
Storia e architettura
La costruzione della basilica risale al periodo tardo-imperiale romano, tra il 382 e il 386 d.C., per volontà del vescovo di Milano, Ambrogio. Sorge su un’antica area cimiteriale pagano-cristiana, lungo la via Porticata, l’attuale Corso di Porta Romana. Consacrata nel 386 d.C. con reliquie degli Apostoli, fu denominata originariamente Basilica Apostolorum.
L’edificio presenta una pianta cruciforme con una navata singola. Questa struttura a croce latina era una novità per Milano, simbolo della vittoria di Cristo, come affermava lo stesso Ambrogio: “Forma crucis templum victoria Christi”. Al centro, dove i bracci della croce si incrociano, si trovava l’altare sotto il quale erano tumulate le reliquie in un reliquiario d’argento a forma di cubo.
Le reliquie e le scoperte
Le reliquie originali, trovate da Sant’Ambrogio, erano probabilmente attribuibili agli Apostoli Andrea, Giovanni e Tommaso. Oggi sono conservate nel tesoro del Duomo. Nel 395 d.C., sempre grazie ad Ambrogio, furono ritrovati i resti di San Nazaro, poi sepolti sotto un altare della basilica.
Elementi di interesse
Dell’impianto paleocristiano, rimane una porzione di pavimento in mosaico (opus sectile), composto da frammenti di marmi e pietre di varie forme. Una nicchia nel braccio meridionale conserva la sepoltura del medico egiziano Dioscoro, indicata da un’epigrafe in latino e greco. Intorno all’altare, si trovano quattro sepolture di vescovi del V secolo, con reliquie apostoliche.
Sant’Eustorgio: basilica e museo
Proseguendo lungo Corso di Porta Ticinese, si arriva in piazza Sant’Eustorgio, dove sorge l’omonima basilica, un’altra importante testimonianza della storia cristiana di Milano.
Origini e costruzione
La fondazione della basilica viene attribuita a Eustorgio I, vescovo di Milano, tra il 345 e il 348 d.C., ma alcuni studiosi spostano questa data al VI secolo, associandola a Eustorgio II. La chiesa sorge lungo la via per Ticinum, l’antica strada che conduceva a Pavia, vicino a una necropoli cristiana nota come necropoli eustorgiana.
L’edificio presenta tre navate, suddivise in otto campate. Durante gli scavi del 1959, furono trovati resti di epoca romana sotto la basilica e nel cimitero su cui sorge.
Il museo di Sant’Eustorgio
Accanto alla basilica, si trova il museo, accessibile dalla sinistra della facciata. Al suo interno si possono ammirare:
- Tombe e epigrafi del cimitero paleocristiano.
- La Cappella Portinari, costruita tra il 1462 e il 1468 per volere di Pigello Portinari, un fiorentino. La cappella custodisce la reliquia di San Pietro da Verona, domenicano ucciso da un eretico nel 1252.
- Affreschi di Vincenzo Foppa che decorano la cappella.
- L’arca al centro, opera di Giovanni Balduccio, che conserva le spoglie del santo.
La basilica di San Nazaro in Brolo e quella di Sant’Eustorgio sono due tesori della storia milanese, capaci di raccontare secoli di fede, arte e cultura. Ora non rimane che uscire di casa e dedicare un po’ di tempo alla visita di queste straordinarie chiese.