Quartiere di Musocco
Il quartiere di Musocco, Musocch in meneghino, appartiene alla zona otto e si trova a Nord/Ovest. Si parla di questa località nel XII secolo, come un territorio attivo nella produzione agricola, soprattutto nella coltivazione della vite.
Prima di essere annesso a Milano anche Musocco faceva comune a sé. Nel 1859, il comune era retto da un consiglio di quindici membri con una giunta di due, e i suoi abitanti erano 1.192 unità.
Prima che Musocco fu aggregato alla città di Milano nel 1923, al comune di Musocco furono aggregati molti piccoli comuni, tra i quali Quarto Oggiaro e Garegnano, quest’ultima località nota per la famosa Certosa di Garegnano.
Vale la pena di ricordare che era nota la cascina Torchiera, posta proprio sul confine con il comune di Musocco, e questa cascina, dell’ultima metà del XIII secolo, era di proprietà dei Padri della Certosa di Garegnano. Questa Certosa monastero, fu fondata da Giovanni Visconti nel settembre del 1349. Otto anni dopo ebbe l’onore di ospitare il Petrarca. Il complesso è dedicato alla Madonna. Oltre al Petrarca, la certosa ospitò anche San Bernardino da Siena, San Carlo Borromeo e Filippo IV re di Spagna. Mi permetto di consigliarvi una visita, ne vale la pena. Parlare di questo quartiere e non citare il Cimitero Maggiore di Milano, più conosciuto dai milanesi come cimitero di Musocco, è impossibile.
Il cimitero fu inaugurato nel gennaio 1895, e sostituì altri cimiteri di più piccole dimensioni posti in quattro porte della città, mentre continuò ad esistere il Cimitero Monumentale, riservato però alle sepolture di personaggi illustri. I milanesi, arguti, subito classificarono i due cimiteri, il Cimitero Monumentale di Milano divenne il cimitero dei “scior”, e quel di Musocco il cimitero dei “poveritt”.
Il cimitero presenta una superficie di 678.000 metri quadrati e, al suo interno, vi è un autobus che fa servizio. All’interno, per chi entra dall'entrata principale, è alla sua destra, vi è una chiesetta retta dall'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che è uno dei tre ordini mendicanti maschili che costituisce la grande Famiglia Francescana.
Sono questi frati che raccolgono le prenotazioni per le sante Messe pro defunti. Anche a Musocco sono però sepolti personaggi conosciuti, tra i quali il poeta e scrittore milanese Delio Tessa. Nel cimitero si possono osservare tombe che sono vere opere d’arte, a mio avviso fatte più per la vanità dei vivi che per il piacere del morto.
Voglio chiudere il breve articolo portando a conoscenza che in questo, allora comune, ha visto la luce, una sezione staccata della Croce Verde di Milano (dove anch’io fui volontario nella mia gioventù) che, nel giugno del 1909 inaugurò, grazie al vice segretario del comune, signor Pio Zucchetti, la sezione Croce Verde Musocco, con il motto: Ama, Lavora, Corri, Soccorri. Nel 1998 la stessa acquisì il titolo di ONLUS. (Organizzazione non lucrativa di utilità sociale).
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