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CHE GUEVARA TÚ Y TODOS

A cinquant’anni dalla morte di Ernesto Che Guevara, la Fabbrica del Vapore di Milano, ripercorre le tappe più significative di questo personaggio chiave del novecento ; viene tracciato inoltre il contesto geopolitico e sociale.

ernesto che guevaraLa mostra “Che Guevara Tú y Todos” è curata da Daniele Zambelli , Flavio Andreini , Camilo Guevara e Maria del Carmen Ariet Garcia, realizzata da SIMMETRICO Cultura, prodotta da Alma , RTV Comercial de l’Avana e dal Centro Studi Che Guevara, coprodotta dal comune di Milano e Fabbrica del Vapore con la collaborazione per il contesto storico e geopolitico , dell’Università degli Studi di Milano e dell’Università IULM, dal 6 dicembre 2017 al 1 aprile 2018. Ernesto Guevara nacque in Argentina nel 1928.

Intraprese gli studi di medicina e prima di laurearsi , decise di fare un viaggio con la sua motocicletta ( “La Poderosa II” ) nel Sud America. Prestò aiuto con un suo amico al lebbrosario di Huambo come medico volontario. Fu appassionato lettore di Sigmund Freud e di Pablo Neruda ; scrisse anche diverse poesie duranti gli anni giovanili. Nella sua infanzia si appassionò di lettura, specialmente di libri d’avventura.

Il 3 gennaio 1959 la colonna del Che entrò a l’Avana e occupò la fortezza militare de la Cabaña, eretta al tempo della colonizzazione spagnola. Il 7 ottobre 1959 divenne responsabile del Dipartimento per l’industrializzazione dell’Instituto Nacional de la Reforma Agraria (INRA).

Il 26 novembre divenne presidente del Banco Nacional de Cuba. Venne fondata la rivista “Verde Olivo” dove raccolse la cronaca dei suoi viaggi come rappresentante del Governo Cubano all’estero e degli scritti sulla guerra a Cuba. Venne pubblicato nel 1961 il primo numero di “Nuestra Industria”, indirizzata ai lavoratori , per iniziativa di Che Guevara . La rivista trattava argomenti generali riguardanti il sistema produttivo industriale come ad esempio i processi tecnologici delle fabbriche.

Nel 1963 scrisse la prefazione del libro “Il partito marxista-leninista”; partì successivamente per Mosca alla guida della delegazione Cubana in occasione del quarantasettesimo anniversario della rivoluzione d’Ottobre. Tenne il discorso alla diciannovesima Assemblea Generale delle Nazioni Unite dove condannò la politica imperialista degli Stati Uniti. Nel 1965 al secondo seminario Economico dell’organizzazione di Solidarietà Afroasiatica in Algeria criticò l’atteggiamento dei paesi socialisti verso quelli arretrati.

Nel 1966 il Che raggiunse Cuba per preparare la spedizione in Bolivia; in questo periodo curò un diario che registrò eventi dal 7 novembre 1966 al 7 ottobre 1967 (il giorno prima della sua morte). Si può dedurre che questo personaggio storico , forse uno dei più famosi del novecento , fosse un uomo che lottava contro le ingiustizie sociali e civili; non è stato solamente un rivoluzionario o un guerriero, ma anche un utopista che ha cercato l’indipendenza del suo paese rinunciando alla sua condizione di marito e di padre. “Molti mi considereranno un avventuriero e questo sono, solo che di tipo diverso: uno che rischia la pelle per dimostrare le proprie verità”(Che Guevara, lettera ai genitori, 1965). La sua foto più celebre scattata dal fotografo Alberto Korda , viene pubblicata un anno dopo sul quotidiano cubano “Revolución”.

La seconda parte della mostra si conclude con la rappresentazione di due artisti contemporanei Michael Murphy (uno dei pionieri della Perceptual Art) e Victor Castillo (esponente della Street Art).

Giorni e orari: Lunedì chiuso Martedì , Mercoledì , Giovedì e Domenica dalle 10.00 alle 19.30 Venerdì e Sabato dalle 10.00 alle 21.30

Eloisa Ticozzi

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