Il genio di Raffaello a Palazzo Marino: la “Madonna di Foligno” in Sala Alessi fino a gennaio
Dal 2008, il Comune di Milano organizza, nel periodo natalizio, in collaborazione con ENI e i grandi musei del mondo, delle mostre, a ingresso gratuito, dedicate a un solo capolavoro da esporsi all'interno della sala più grande del municipio milanese, Palazzo Marino.
Quest'anno sarà la volta della Madonna di Foligno di Raffaello, proveniente dai Musei Vaticani, esposta nella sala Alessi fino al 12 gennaio 2014, ma negli anni passati sono transitati dal municipio altri grandi capolavori: nel 2008 si iniziò con la Conversione di Saul di Caravaggio, proveniente dalla Collezione Odescalchi; nel 2009 il San Giovanni Battista di Leonardo da Vinci; nel 2010 la Donna allo specchio di Tiziano, nel 2011 L'adorazione dei pastori e il San Giuseppe falegname di Georges de la Tour e nel 2012 Amore e Psiche, nella versione marmorea di Antonio Canova e in quella pittorica di François Gerard: tutte opere provenienti dal Louvre di Parigi.
L'anno scorso Amore e Psiche fu la mostra più visitata d'Italia e la terza in Europa. Quanto a pubblico, le esposizioni a Palazzo Marino sono sempre andate crescendo e si spera di bissare nel 2013 il successo del 2012. È quanto si auspicano sia il sindaco Giuliano Pisapia che l'assessore alla cultura Filippo Del Corno.
La mostra è pensata per dare l'opportunità di vedere da vicino un'opera di rara bellezza, capolavoro di quel Rinascimento che è stato il vanto della nostra cultura e simbolo della rinascita intellettuale d'Italia, anche attraverso vie alternative alla normale fruizione della visione frontale dell'opera d'arte. Vi è la possibilità di approfondire la relazione con l'opera attraverso attività didattiche, specie per i più piccoli, e di coinvolgimento, in sala, con la presenza di tutor coordinati dalle curatrici, sul web e con eventi di accompagnamento.
La pala d'altare fu la prima opera pubblica che il pittore eseguì a Roma. Raffaello fu chiamato nell'Urbe nel 1508 da papa Giulio II, della famiglia Della Rovere, dopo i suoi esordi nella nativa Urbino e a Firenze. Subito eclissò la fama degli altri pittori presenti a Roma per la freschezza del suo tinteggiare e per la sua rapidità, suscitando anche le ire di un certo Michelangelo. Il dipinto esposto (alto tre metri per due di larghezza) fu realizzato dal pittore marchigiano nel 1512, su commissione, forse, dello stesso Giulio II, per la basilica di Santa Maria in Aracoeli, alle spalle del Campidoglio, eretta nel luogo in cui, secondo una leggenda, la Vergine sarebbe misticamente apparsa ad Augusto. Qui rimase fino all'età napoleonica, quando il dipinto fu condotto in Francia e trasportato da tavola su tela. Nel 1816, la mediazione di Antonio Canova con i francesi consentì all'opera di tornare a Roma, dove fu dislocata all'interno dei Musei Vaticani.
Che cosa rappresenta esattamente la Madonna di Foligno? Si tratta di una Madonna col Bambino che, in un cielo fitto di nubi, appare a quattro figure in primo piano: tre sono santi, Giovanni Battista, Francesco e Gerolamo, mentre il quarto, in ginocchio e con una veste ecclesiastica color porpora, è l'uomo che ha dato il nome alla pala. Si tratterebbe di Sigismondo dei Conti di Foligno, "cameriere" del Papa e uomo coltissimo e raffinato, discendente di una nobile famiglia umbra, morto nel 1512, anno in cui venne eseguito il dipinto. San Gerolamo gli porge una mano sul capo introducendolo al mondo celeste. Al centro un putto reca una targa, vuota, che avrebbe dovuto contenere il nome del dedicatario dell'opera, mentre sullo sfondo un paesaggio quasi di ricordo fiammingo è illuminato da un arcobaleno e attraversato da una palla infuocata che alcuni interpretano come un meteorite a cui Sigismondo sarebbe scampato per miracolo, e che altri vedono come una cometa da porsi in relazione con la figura della Madonna col Bambino e con un'ipotetica identificazione del paesaggio con Betlemme, dove nacque Cristo.
Raffaello a Milano. La Madonna di Foligno
Dal 28 novembre al 12 gennaio
Orari: Lunedì – domenica, dalle 9 alle 20. Giovedì dalle 9 alle 22.30.