L’arte di Adele Cossi a Milano
Giovedì 9 febbraio, alle ore 18.30, la BIM Banca Intermobiliare di Milano ha inaugurato Musicalità cromatiche, mostra personale dell’artista varesina Adele Cossi, celebre cantante lirica e noto volto televisivo che si conferma un’artista complessa e versatile.
Nella mostra è presentata una selezione della ricerca cui l’autrice si è dedicata negli ultimi anni, incentrata sulla rappresentazione della figura umana e, in particolare, del ritratto, mostrando la capacità di farne emergere la personalità attraverso i dettagli, il gusto per il racconto e l’indagine psicologica.
Adele usa come soggetto immagini iconiche, volti di uomini e donne protagonisti dei mondi dell’arte, del cinema, dello spettacolo, oppure capolavori del rinascimento italiano che ama reinterpretare liberamente, alla luce della sua sensibilità, come un ponte tra il passato e il futuro.
Affrontare e rielaborare in maniera originale sono solo il punto di partenza per un viaggio alla scoperta delle mille sfumature dei sentimenti e degli stati d’animo che la pittura è in grado di raffigurare, per parlare dell’essere umano in quanto tale.
Donna intensa e artista appassionata, la Cossi dimostra di aver maturato uno sguardo sulla realtà molto acuto, con i dipinti ricchi della materia densa e corposa delle pennellate a olio, le tonalità vivaci e brillanti, il contrasto cromatico tra colori complementari, le tinte così innaturali eppure capaci di rendere l’idea di un attimo fuggente colto nella sua immediatezza e nella sua irripetibilità.
I rosa, i gialli, i verdi, gli azzurri e i rossi s’incontrano in modo del tutto unico, lasciando che sia lo spettatore a ricostruire la composizione nel suo insieme, a riconoscere il dinamismo della scena nel suo procedere temporale, a immaginare il movimento della mano dell’artista.
In queste tele il colore diventa materia e sostanza, energia e significato, attrae e conduce, racconta e seduce.
Il disegno è solo un accenno, con tratti di color nero, ma traspare oltre le stratificazioni a indicare le fasi iniziali del lavoro.
Persino le ombre sono colorate e non solo in tinte cupe, originate da luci radenti fortemente accentuate che definiscono i volumi.
E sono tutti dettagli che fanno pensare a una situazione irreale e a un manierismo stilistico orientato all’astrazione, eppure di fronte a loro si prova la sensazione di essere davanti a una realtà rivelata, presente e indiscutibilmente viva, solare e luminosa.
Alla fine si arriva in un altrove misterioso e affascinante, nato dal dialogo serrato tra il tempo e lo spazio, tra la fugacità di un’atmosfera e la concretezza di un dipinto, ricco della musica di un’armonia compositiva raffinata e appassionata seguendo la quale è un piacere perdersi per poi, forse, ritrovarsi.
L’esposizione proseguirà fino al 28 febbraio e sarà accessibile al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 17.30.