Mostra di Costantino a Palazzo Reale
L’attesa mostra Costantino 313 d.C. a Palazzo Reale
Fino al 17 marzo Milano celebra i 1700 anni dalla emanazione dell’Editto di Tolleranza
“Milano non celebra solo un evento glorioso del proprio passato, ma un principio universale ancora sconosciuto in molte parti del mondo: la libertà religiosa e la libertà in generale”, così il Sindaco Giuliano Pisapia nel commentare Costantino 313 d. C., la mostra a cura di Paolo Biscottini e Gemma Sena Chiesa organizzata per ricordare i diciassette secoli dall'emanazione dell’Editto di tolleranza da parte dell’imperatore romano d’Occidente Costantino e del suo omologo d’Oriente, Licinio.
Con tale provvedimento il Cristianesimo, dopo secoli di feroci persecuzioni, veniva dichiarato lecito e si apriva un periodo di grande innovazione politica e culturale in cui la tolleranza e la mescolanza etnica e religiosa furono utilizzate come instrumentum regni: in tempi di barbarie Milano, allora capitale, mostrava la propria civiltà e certamente un primato morale sulla cui apparente perdita oggi si interroga.
Il percorso espositivo, articolato in sei sezioni dall'allestimento di grande impatto visivo, offre al visitatore più di duecento preziosissimi oggetti sia d’arte che di archeologia dall’Elmo gemmato da cavalleria di Berkaskovo al Reliquiario della Croce con Costantino ed Elena adoranti, dallo Scriptorium bresciano alla Sant’Elena di Cima da Conegliano, in prestito dalla National Gallery of Art di Washington grazie alla mediazione della Fondazione Bracco, main sponsor della mostra.
Attraverso reperti e ricostruzioni viene svelata la Milano imperiale dal Palatium alle grandiose terme, dal quartiere di piazza Meda alla necropoli di Sant’Eustorgio e sono documentati la convivenza fra cristiani e pagani, la conversione di Costantino e i simboli del suo trionfo.
Particolarmente interessante la sezione dedicata al Chrismon, il simbolo formato dalla sovrapposizione delle prime due lettere del nome di Cristo in greco, X (Chi) e P (Rho), scelto da Costantino per manifestare la sua fede in sostituzione della croce, ritenuta inizialmente infamante poiché la crocifissione era un supplizio capitale destinato agli schiavi e a coloro che non erano cittadini romani (come San Pietro). Affiancato spesso alle lettere apocalittiche alfa e omega, per la sua semplicità e conseguente efficacia mediatica, il simbolo si diffuse rapidamente in tutto l’Impero a partire dalle monete di cui si possono ammirare alcuni bellissimi esemplari.
Una ricca esposizione di oggetti di lusso, fra cui una scintillante teoria di elmi anche gemmati, permette di capire meglio di quale fasto godesse l’élite dell’Impero.
Muovendosi tra gemme magiche e tavole in bronzo recanti maledizioni (le c.d. definixiones) che testimoniano il permanere del paganesimo e statuette che provano la ricerca di un dio unico attraverso il culto riservato ai soli uomini del Sol Invictus, si giunge alla sala dedicata ad Elena, la madre di Costantino.
Imperatrice e Santa, ebbe straordinari onori fra cui il titolo di Augusta che non era mai stato concesso alla madre di un imperatore dopo la moglie di Augusto, Livia, che ne fu insignita dal figlio Tiberio.
Al centro dell’ esposizione la Statua di Elena seduta, proveniente dai Musei Capitolini, con la sua resa sapiente dei panneggi e una galleria di ritratti femminili di rango fra il IV e il V secolo, caratterizzati da elaborate acconciature.
Il nome di Elena, le cui reliquie sono ancora oggi onorate nella chiesa romana dell'Aracoeli, è indissolubilmente legato al culto della Santa Croce da lei trovata sul Golgota per ispirazione dello Spirito Santo, secondo il racconto di Ambrogio e Paolino poi ripreso nel Medioevo da Iacopo da Varazze nella Leggenda Aurea; per questo la sezione è arricchita dal Reliquiario della Vera Croce e dal Reliquiario della Santa Croce di Castignano.
Una mostra, quindi, da non perdere. Un’occasione unica per i milanesi e per coloro che amano la città di riscoprire le origini del suo antico legame con la libertà.
Informazioni utili
Costantino 313 d. C.
Dal 25 Ottobre 2012 al 17 Marzo 2013
Palazzo Reale di Milano
Orari
Lunedì 14:30-19:30
Martedì, Mercoledì, Venerdì, Domenica 9:30-19:30
Giovedì, Sabato 9:30-22:30
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
La mostra resterà chiusa nella giornata di lunedì 10 dicembre per motivi tecnici e organizzativi