Mostra Palazzo Reale e Toulouse-Lautrec
Palazzo Reale di Milano e Toulouse-Lautrec. La mostra contiene un’ampia collezione di opere dell’autore e apre dal 17 ottobre 2017 al 18 febbraio 2018 a Milano a cura di Danièle Devinck (direttrice del museo Toulouse-Lautrec ad Albi) e Claudia Zevi; sponsorizzata dal Comune Milano-Cultura, da Palazzo Reale e da Giunti Arte Mostre e Musei con il patrocinio dell’ambasciata di Francia in Italia.
Il conte Henri -Marie -Raymond de Toulouse -Lautrec -Monfa nasce ad Albi nel 1864, figlio di due cugini nobili,e all'età di dieci anni incominciò a soffrire di picnodistosti o di osteogenesi imperfetta per alcuni biografi, che gli procurò deformazioni e dolori ossei con ostacolo nella crescita degli arti inferiori.
Morì a soli 37 anni per l’uso eccessivo di alcool e assenzio.
Frequentò l’ambiente di Montmartre, luogo di formazione e sviluppo artistico per vari artisti dell’epoca intriso anche di vita realistica di gente del popolo.
La mostra espone 250 opere, tra cui 35 dipinti, litografie, acqueforti e 22 manifesti.
L’immagine del Moulin Rouge viene descritta da Toulouse –Lautrec con un manifesto che pubblicizza la presenza di Louise Weber , detta “la Goulue”. Tra il 1886 e il 1895 l’artista la ritrae in numerosi dipinti mentre si esibisce in numerosi can-can o mentre cavalca un’asina bianca.
Un’altra presenza indimenticabile è costituita da Jane Avril, una ballerina e attrice fragile e delicata che si fa strada nel mondo dello spettacolo tra crisi nervose a causa di un’infanzia e di un’adolescenza difficili. Le opere dell’artista raffigurano sia ambienti di cultura e d’arte, sia bordelli dove numerose prostitute cercano conforto fra di loro mentre sono a letto oppure si lavano intente alla toilette.
Toulouse- Lautrec venne influenzato in quel periodo dalle stampe giapponesi in cui primeggiavano i fiori e la natura come anche dalla fotografia, infatti gli piaceva in modo ironico farsi fotografare vestito con abiti giapponesi.
Si legò sentimentalmente a Suzanne Valadon , un ex acrobata circense che preferì cimentarsi nella pittura e successivamente divenne musa ispiratrice di numerosi dipinti di quel periodo per via della sua avvenenza. Lo stile di questo autore, sarcastico quando ritrae nei cartelloni pubblicitari cantanti, ballerini e attrici, sia realistico nelle pitture delle prostitute dei bordelli lo rendono inconfondibile e svincolato da qualsiasi corrente pittorica dell’epoca.
Orari:
Lunedì: 14.30 -19.30
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica: 9.30-19.30
Giovedì e sabato: 9.30-22.30
Costo del biglietto: intero 12 euro, ridotto 10 euro (studenti, disabili, over 65 e possessori di Card Lombardia Milano)