Belvedere di Palazzo Lombardia: visite gratuite al 39 piano
Anche nel 2017 si può visitare gratuitamente il Belvedere del grattacielo della Regione Lombardia, il Pirellone 2, Palazzo Lombardia, in piazza Città di Lombardia.
L'apertura domenicale dalle 10 alle 18 del Belvedere è un’iniziativa che l'amministrazione regionale mantiene viva ormai da 6 anni e che trova un riscontro positivo in termini di gradimento e di affluenza da parte del pubblico, infatti, nel 2016 si sono registrati oltre 81mila visitatori.
Al Belvedere del trentanovesimo piano, da un'altezza assolutamente esclusiva, si può vedere l'intera città di Milano e nelle giornate più limpide una vista mozzafiato sulla pianura padana con l'arco alpino a far da cornice.
Il panorama spazia dal vicino quartiere di Porta Nuova, con una vista privilegiata sul Bosco Verticale e l'Unicredit Tower, fino alla Stazione Centrale e il grattacielo Pirelli, fino alla sagoma dello stadio di San Siro.
Prima di giungere al trentanovesimo piano, all'ingresso di Palazzo Lombardia si possono ammirare le Colonne dell’arte, opere di artisti italiani e stranieri allestite per la valorizzazione degli spazi istituzionali, e la copia della statua della Madonnina del Duomo che per sei mesi è stata ospite di Expo 2015.
Le ‘colonne’ sono quindici lavori di pregio, che sono stati donati con l’obiettivo di contribuire alla concreta realizzazione di dare vita a trentanove piani di bellezza, fruibili liberamente dall’intera comunità.
L’opera Guglia del Duomo, di Rossella Gilli, è un omaggio al capoluogo lombardo, città natale dell’artista, e al suo simbolo, la Madonnina del Duomo.
Nella Colonna Vertigo di Fabio Giampietro c’è la trasformazione dello skyline di Milano, osservandone i simboli architettonici più noti, da Palazzo Pirelli alla Torre Velasca, fino allo stesso Palazzo Lombardia.
Nicola Felice Torcoli, nella colonna Simultaneicities, interpreta la città, che sembra prendere vita dalla terra, affiorare in superficie e trasformarsi in grigi blocchi di cemento.
Un tema altrettanto affascinante e ricorrente nelle opere è il rapporto tra uomo e natura, che porta ad affrontare quello della sostenibilità ambientale.
L’Albero di Città, di Manuela Carrano, vedere una natura capace di rinascere inesorabilmente a nuova vita, nonostante le violenze subite dall’uomo, da cui traggono linfa vitale anche le città.
Paolo Troilo, autore di Colonna, porta a riflettere sul legame indissolubile tra uomo e natura, constatando come entrambi fanno parte di uno stesso sistema.
Ma gli artisti, oltre a rappresentare tematiche di rilevante attualità, si sono confrontati con la forma cilindrica, su cui hanno lavorato, creando delle opere uniche.
Sussi_Diario, di Manuel Felisi, costituita solo da libri, è un omaggio alla scrittura, mentre Life is Love, di Daniela Forcella, con la riproduzione di decine di cuori di resina, sottolinea l’amore all’istituzione.
L’Ego Forever, di Matteo Negri , rappresenta un abbraccio fatto da moduli che richiamano i mattoncini Lego.
Laura Fiume è autrice di Vertical Loft, una colonna raffigurante un loft su quattro livelli collegati da scale, viste di profilo, mentre Sam Havadtoy propone un’opera realizzata con decine di metri di pizzo dipinto di bianco, sul quale emerge la scritta Szerelem Gyotrelem (Amare è soffrire).
Flowers 07, di Casagrande&Recalcati, porta in primo piano l’ibisco e Giovanni Vitali, con The dawning of man, mette in contatto con un particolare aspetto dell’arte figurativa, offrendo allo spettatore significativi spunti di riflessione.
La colonna L’impronta, di Emanuela Venturini, ha una cascata di petali, su cui si riflette la città, mentre Franz Preis Baruffaldi, con la sua Superfemminile, racconta la donna che lavora.
Infine Helidon Xhixha, con la sua Colonna X, fonde medaglie come riconoscimenti simbolici, offerti all’Istituzione nel corso degli ultimi anni, in una mirabile opera d’arte.
Ingresso libero e gratuito, non serve la prenotazione