Bud Spencer: ultimo saluto al gigante buono del cinema
Il mitico Bud Spencer, per tutti il “gigante buono del cinema”, si è spento lo scorso 27 giugno nella sua casa di Roma all’età di 86 anni, circondato dall’affetto dei familiari e degli amici di una vita.
Una vita la sua, vissuta all’insegna del western all’italiana in compagnia dell’amico di sempre, Terence Hill, per la celebre coppia che ha conquistato sin dall’inizio generazioni e generazioni di ragazzi.
Napoletano del quartiere Santa Lucia, classe 1929, Carlo Pedersoli si è reso protagonista di una carriera estremamente poliedrica segnalandosi sin da giovane come un vero e proprio talento anche nello sport.
Venti volte campione nazionale di nuoto, nel 1950 a soli vent’anni fu il primo italiano a conquistare il traguardo dei 59"5 secondi nei 100 stile.
Il suo talento l’aveva portato a partecipare alle Olimpiadi di Helsinki del 1952 e a quelle di Melbourne nel 1956, mettendo a segno importanti successi anche nella pallanuoto, nel rugby e nel pugilato.
Proprio grazie al suo fisico scultoreo, nel 1951 fu scritturato come comparsa per il film “Quo Vadis”, tappa epocale che ha rappresentato l’esordio della sua carriera con Terence Hill, diventato negli anni seguenti un immancabile compagno di avventure e…scazzottate.
Tra le tante, la loro era realmente l’unica coppia ad aver funzionato per così tanti anni senza mai stancare né spegnere l’interesse del pubblico.
Lo stesso Terence Hill, nell’accorato ricordo dopo la morte dell’attore, ha raccontato: “siamo l’unica coppia a non aver mai litigato. Tra noi non c’era invidia e insieme ci divertivamo anche tanto. Ci capivamo al volo, con uno sguardo ci eravamo capiti. Ci vedevamo anche fuori dal set”.
Una coppia vincente nata paradossalmente per puro caso, come ricorda ancora Terence Hill: “Bud doveva fare coppia con un altro attore che poi la sera prima di girare si fece male e così sono stato chiamato io. Il destino. Abbiamo interpretato insieme diciotto film, dei quali sedici come coppia in senso stretto. Per molti siamo stati vissuti come dei proseliti negli anni dell’uscita dei nostri film. I capisaldi assoluti della produzione cinematografica italiana per quanto concerne un certo cinema”.
Da allora di tempo ne è passato e nella memoria collettiva Bud Spencer resterà per sempre molto più che un attore, un vero e proprio idolo capace di unire generazioni appartenenti anche ad epoche molto diverse, cresciute all’insegna delle sue avventure.
Del resto, l’incredibile affetto dei suoi fan si è mostrato subito evidente quando è stata resa nota la notizia della scomparsa, suscitando immediatamente messaggi di sincero cordoglio provenienti da tutto il mondo.
A Roma, in una gremitissima Sala del Campidoglio, amici parenti e cittadini gli hanno dato l’ultimo saluto tra messaggi di affetto, oggetti simbolici e ricordi delle sue battute più celebri.
“Ciao Bud, ora anche gli angeli mangiano fagioli”.
Chiara Dovere