Il Piccolo Principe al Cinema: Non si vede bene che col cuore, l’essenziale è invisibile agli occhi
Il Piccolo principe è la nuova pellicola di Mark Osborne (regista del celebre Kung Fu Panda), già in sala dal 1 Gennaio 2016. Il film d’animazione è l’adattamento cinematografico del romanzo di Antoine de Saint-Exupéry, scritto nel 1943.
La storia vede come protagonista Prodigy, una ragazzina che deve seguire un ferreo programma di studio, realizzato dalla madre, al fine di entrare nella prestigiosa Accademia Werth. Ma tutto cambia, quando la bambina conosce il suo stravagante vicino di casa, un anziano signore che le racconterà una storia che le cambierà la vita.
Commovente, emozionante ed educativo, questo film non solo è in grado di far sognare ma riesce anche a dare grandi insegnamenti di vita.
Affrontando tematiche quali l’amore, l’infanzia, i sogni e il lutto, Mark Osborne riesce nell'impresa di portare sul grande schermo un dei libri più letti di tutti i tempi.
In soli 110 minuti, il telespettatore si trova catapultato in un mondo di realtà e fantasia, dove il passato, il presente e il futuro si incontrano. A livello visivo, sono state utilizzate diverse tecniche di animazione : la storia di Prodigy è in animazione tridimensionale mentre quella del “piccolo principe” in stop-motion.
Centrale è il rapporto tra la ragazzina e l’anziano che ricorda il legame che fin da piccoli si instaura con i propri nonni e che riflette l’importanza che quest’ultimi rivestono nella vita di ognuno di noi. La vecchiaia viene mostrata nella sua saggezza e nella sua capacità di ricordarci di guardare sempre al passato e di imparare da esso.
Il messaggio più importante del film è quello di non dimenticarci di chi siamo stati, di chi siamo e di scegliere noi stessi chi saremo. Diventare grandi non significa rinnegare la nostra fanciullezza, la magia e lo stupore ma ricordarsi e far tesoro di questa età per crescere come dei “bravi adulti”.
Ben realizzato è anche il ruolo della mamma di Prodigy, che anche se risulta odiosa per le troppe aspettative che riversa nella figlia, rappresenta gli adulti che spesso, “soffocati” dagli impegni e dalle scadenze, non hanno tempo di fermarsi e smettono di sognare.
Un racconto che incita a credere nella fantasia, ad ascoltare i più piccoli, ad imparare dagli anziani e a mostrarci che il punto di vista degli adulti non è il solo. Oltre a una grafica bellissima, alla fedeltà dei contenuti del libro, all'aggiunta della modernità nella narrazione vi saranno momenti nostalgici e sketch divertenti.
Per un film assolutamente da non perdere e da vedere in famiglia, per riflettere sul senso della vita e per cogliere l’occasione di rileggere (o leggere) uno dei grandi classici.
Buona visione.