Mille Miglia: la leggendaria sfilata di auto
La Mille Miglia 2016 prenderà il via il 19 maggio da Brescia, dove nacque la storica gara, che ha accompagnato la storia dell’Italia del Novecento.
Una meravigliosa sfilata di auto da sogno.
La storia della Mille Miglia, la leggendaria gara automobilistica, iniziò nel 1926 quando quattro ragazzi, tutti con una grande passione per le auto, diedero vita a una gara automobilistica nella città di Brescia.
Il conte Aymo Moggi di Gradella, un suo amico, il conte Franco Mazzotti e il giornalista della Gazzetta dello Sport Giovanni Canestrini, detti i quattro moschettieri, scelsero un percorso per la gara con la partenza dalla città di Brescia, fino all’arrivo a Roma per una lunghezza totale di 1600 km.
Il 28 marzo 1927 iniziò ufficialmente la Mille Miglia, cui parteciparono i migliori piloti italiani e alcuni noti equipaggi pubblici per un totale di settantasette auto italiane e due sole straniere.
I vincitori della gara furono Ferdinando Minoa e Giuseppe Morandi, che riuscirono a completare l’intero percorso in sole ventuno ore.
Negli anni trenta s’imposero nella competizione anche Tazio Nuvolari e Achille Varzi entrambi alla guida dell’Alfa Romeo, mentre negli anni quaranta la Mille Miglia venne bruscamente interrotta per l’entrata in guerra dell’Italia.
La gara riprese ufficialmente solo il 21 gennaio del 1947 e vide la vittoria di Biondetti e Romano a bordo di un’Alfa Romeo 8C 2900B per un tempo complessivo di 16 ore e 18 minuti.
Ma il record della Mille Miglia è del pilota inglese Stirling Moss, che nel 1955, riuscì a percorrere 1600 km in sole dieci ore con la sua inseparabile Mercedes Benz 300, grazie anche al giornalista Dennis Jenkison, suo abilissimo copilota che gestì la gara al meglio delle sue possibilità.
Nel 1957 la Mille Miglia venne segnata da un’immane tragedia, la gara venne vinta da Taruffi e dalla sua Ferrari, ma a Guidizzolo, in provincia di Mantova, il pilota spagnolo Alfonso de Portago uscì di strada a più di 300 km/h piombando in mezzo alla folla e causando non solo la sua morte e quella del suo copilota il giornalista americano Edmund Gurner Nelson, ma anche quella di nove spettatori.
Dopo un lungo processo contro il costruttore della vettura Enzo Ferrari, che fu pienamente assolto, il governo decise di porre fine alla gara su strada aperta giudicandola estremamente pericolosa.
In seguito però si arrivo a un accordo e la gara divenne una prova di velocità libera su percorsi definiti.
Le gare del 1958, 1959 e del 1961 vennero disputate in un clima di cauto ottimismo, ma non senza rimpianto nei confronti delle corse passate e quelle fino alla prima metà degli anni Settanta non furono eccessivamente appassionanti fino al 1977, anno della celebrazione dei cinquanta anni della Coppa delle Mille Miglia.
Per quell'occasione l’Automobile Club di Brescia organizzò il rally Mille Miglia, facendo correre le auto storiche sulle strade della provincia con prove di classifica di velocità riuscendo anche a rievocare il percorso originario delle mille miglia da Brescia a Roma e ritorno.
Dal 1996 venne incoraggiata anche la partecipazione alla gara di vetture più anziane e meno competitive, ma difficili da tenere sotto controllo e nel 2002 fu definitivamente fissato il numero delle vetture storiche partecipanti con 375 esemplari dell’automobilismo.
Oggi la Mille Miglia ha anche un valore storico, diventando una sfilata di leggendari bolidi a quattro ruote ogni anno.