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Riflessioni sul Tempo e l'Amore: Il Ritorno di Casanova

  • Anna Bonomelli

Il film di Gabriele Salvatores, tratto dall’omonimo romanzo di Arthur Schnitzler, rappresenta una riflessione attenta e metodica sul tempo. Sembra quasi voler riproporre ed incarnare la teoria del tempo interiore di H. Bergson, ovvero, la percezione del tempo coscienziale non riguarda un preciso momento bensì il suo risultato nella nostra coscienza.il ritorno di casanova cinema

Il film, infatti, racconta di come, mosso da un’inguaribile nostalgia, dopo anni di esilio, Casanova torni nella sua Venezia. L’incontro con Marcolina risveglierà in lui sentimenti che erano spenti da anni. Il tempo, in questo lungometraggio, è il personaggio nascosto che guida gli eventi: ciò che è stato in gioventù non può tornare. Il tempo si sa è irripetibile: questa la sentenza del film.

In parallelo si svolge anche la vita del protagonista, il regista Leo Bernardi, anche lui, come Casanova, deve decidere se vivere (pur con le limitazioni del cambiamento) o recitare; in sostanza: vivere o lasciarsi vivere, fingere dunque.

Il cinema, si sa, è finzione, ma Salvatores con questo film riesce a rappresentare magistralmente la dicotomia tra vita partecipativa e vita contemplativa. La decisione finale del protagonista non solo chiude la trama, ma coinvolge anche lo spettatore, portandolo a riflettere sulle sue scelte e sul ruolo del tempo nella propria vita. "Il Ritorno di Casanova" rappresenta quindi un viaggio emotivo e temporale che non lascia indifferenti, un'opera che fa riflettere e al tempo stesso emoziona, regalando un'esperienza cinematografica unica.

Anna Bonomelli

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