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Armonie verdi. Paesaggi dalla Scapigliatura al “Novecento”

Il Museo del Paesaggio di Verbania inaugura la stagione primaverile con la mostra Armonie verdi. Paesaggi dalla Scapigliatura al Novecento.

armonie-verdi-paesaggi-dalla-scapigliatura-al-novecento-mostra-arte-pittura-tiziana-leopizziL’esposizione, curata dalla storica dell’arte Elena Pontiggia e da Lucia Molino, responsabile della Collezione Cariplo, è suddivisa in 3 sezioni: Scapigliatura, divisionismo, naturalismo; Artisti del Novecento Italiano; Oltre il Novecento.

Armonie verdi. Paesaggi dalla Scapigliatura al Novecento svela l’incanto di circa 50 opere – tra cui dipinti di Daniele Ranzoni, Francesco Gnecchi, Lorenzo Gignous, Emilio Gola, Mosè Bianchi, Carlo Fornara, Ottone Rosai, Filippo De Pisis, Arturo Tosi, Umberto Lilloni - provenienti dalle Raccolte d’arte della Fondazione Cariplo, del Museo del Paesaggio di Verbania e da collezioni private.

Un affascinante viaggio tra capolavori d’arte di fine ‘800 fino a quelli della prima metà del Novecento, un percorso suggestivo che si snoda lungo scenari di grande poesia, bellezza e colori, per indagare il rapporto senza tempo tra uomo e natura.

Questa mostra mette sotto gli occhi dei visitatori le variazioni dell’interpretazione del paesaggio da parte degli artisti: dalla centralità di origine romantica che il tema occupa nella pittura di fine Ottocento, all’interpretazione volumetrica degli anni Venti, fino al nuovo senso di precarietà espresso a partire dagli anni Trenta.

Tra i capolavori in mostra i paesaggi di Daniele Ranzoni, maestro della Scapigliatura; sono esposte tre opere tra cui lo Studio di paesaggio fluviale (1872).

Segue la Veduta del Lago Maggiore (1885-1890) di Lorenzo Gignous; Interno rustico (1889-1895) di Mosé Bianchi; la Cascata del Toce in Valle Formazza (1890) di Federico Ashton; l’opera Le gelide acque del lago di Märjelen (1908 ca) di Carlo Cressini; il Fondo Toce (Lago Maggiore) (1884) di Francesco Gnecchi.

Dalla fine dell’Ottocento al tempo di guerra sono stati soprattutto i divisionisti a trattare e a tener viva la pittura di paesaggio. Tra le opere rappresentative di questa fase dell’arte il Cimitero di Ganna (1894) di Vittore Grubicy; il lirico trittico Neve (1908) e Nevicata (1908 e 1911) di Cesare Maggi; lo scenario campestre de I due noci (1921) di Carlo Fornara; Marina (1910-1915) di Guido Cinotti e Cave di Alzo (1920) di Clemente Pugliese Levi.

A conclusione di questa sezione i paesaggi brianzoli di Emilio Gola e le vedute di Pietro Fragiacomo (il suo dipinto Armonie verdi dà il titolo alla mostra). Il paesaggio, poco considerato dai futuristi che amavano la città industriale e la macchina, con il Ritorno all’ordine e con il Novecento Italiano torna a riaffermarsi in pittura: a questo periodo è dedicata la seconda sezione della mostra con opere come Il lago (1926) di Sironi, e un’importante serie di paesaggi di Tosi.

In questa sezione sono inoltre esposte cinque opere di Mario Tozzi, emblematiche del passaggio dall’impressionismo ai valori classici: la poetica Casetta a Suna (1914); Cimitero di Suna e La passeggiata entrambe del 1915; Neve a Lignorelles (1921) e Paesaggio di Borgogna (1922), Il governo dei cavalli (1916) di Anselmo Bucci.

Nel corso del Novecento Italiano subentrano opere caratterizzate da forza costruttiva e solidità, come Paesaggio (1922) di Rosai; Pioppi (1930) di Michele Cascella; Paesaggio invernale (1930) e Piazza Santo Stefano a Milano (1935) di Penagini; Il lago (1926) di Sironi, frammento di un mondo senza tempo.

Con gli anni Trenta si abbandonano le forme volumetriche e la pittura torna a esprimere un senso di finitezza e precarietà. Ne sono degli esempi opere come il Temporale (1933) di De Pisis; il Paesaggio di Lavagna (1934) di Lilloni, o ancora altre opere del secondo dopoguerra di Dudreville (Case a Feriolo, 1945) e Soffici (Veduta serale del poggio,1952).

Insomma questa mostra imperdibile rappresenta un avvincente viaggio di scoperta e bellezza.

La rassegna, nata dalla collaborazione tra Fondazione Cariplo e Fondazione Comunitaria del VCO, è la quinta tappa dell’iniziativa Open, tour di eventi espositivi, in collaborazione con le Fondazioni di Comunità, che sta portando il patrimonio artistico dell’ente milanese, in tutta la Lombardia, nelle province del Verbano-Cusio Ossola e di Novara.

Armonie verdi. Paesaggi dalla Scapigliatura al “Novecento”

Opere d’arte della Fondazione Cariplo e del Museo del Paesaggio di Verbania

dal 24 marzo al 30 settembre 2018

Palazzo Viani Dugnani

Via Ruga 44 - Verbania

Orari di apertura: da Martedì a Venerdì 10.00 – 18.00. Sabato Domenica e Festivi 10.00-19.00

Ingresso: 5 €, ridotto 3 €

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