Boccioni100. A Palazzo Reale di Milano la mostra Umberto Boccioni. Genio e Memoria
In occasione della ricorrenza del primo centenario della morte di Umberto Boccioni (1882-1916), la città di Milano celebra la personalità del grande artista con una mostra di studio che intende evidenziare il percorso artistico e la levatura internazionale con focus sulla sua attività milanese attraverso la valorizzazione delle numerose opere conservate nei musei cittadini del capoluogo lombardo.
Umberto Boccioni (1882-1916). Genio e Memoria presenta circa 300 opere tra disegni, dipinti, sculture, incisioni, fotografie d’epoca, libri, riviste e documenti all’interno di un percorso espositivo sviluppato in ordine cronologico.
Si tratta di una mostra di studio, che tra l’altro vedrà un approfondimento sulla tecnica artistica bocconiana a cura dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, concepita con un inedito taglio critico che di propone di offrire agli specialisti del settore e al vasto pubblico un percorso selettivo per far emergere le fonti visive e le memorie di Boccioni.
In mostra, all’interno di una sequenza articolata che approfondisce temi e aspetti cruciali della poetica di Boccioni, dallo sviluppo del concetto del dinamismo in rapporto alla figura umana, al ritratto, alla veduta paesaggistica e urbana, un corpus di 61 disegni boccioniani del Castello Sforzesco e una serie di documenti inediti riferiti all’artista riscoperti presso la Biblioteca Civica di Verona.
Umberto Boccioni (1882-1916). Genio e Memoria si suddivide in due sezioni: Il giovane Boccioni (1906-1910) e Boccioni futurista: pratica e teoria (1911-1916).
La prima, Il giovane Boccioni (1906-1910) prende avvio dall’Autoritratto di Giacomo Balla datato 1902, un’opera esposta a fianco di Campagna romana del Museo Civico di Lugano, dipinto che Boccioni eseguì a Roma mentre era allievo di Balla, nel 1903. Il percorso si sviluppa seguendo le influenze delle diverse correnti figurative europee e della tradizione classica e rinascimentale, con le prime esperienze nell’ambito del futurismo ancora legato al divisionismo e all’espressionismo. Esposti i tre Diari giovanili di Boccioni, accostati a opere dell’artista citate tra le pagine tra cui il Ritratto della signora Massimino, il Romanzo di una cucitrice, Campagna lombarda e Beata Solitudo Sola Beatitudo.
Ai tre diari giovanili e alla documentazione, è affiancato un album illustrato riscoperto nella Biblioteca Civica di Verona, costituito da una raccolta di immagini di opere d’arte composte su venti grandi cartelle, proposte all’interno di un’installazione evocativa in cui le cartelle vengono presentate racchiuse in plexiglass, appese al soffitto tramite cavi d’acciaio, per far entrare il visitatore in una sorta di stanza della memoria dell’artista. Si susseguono alle pareti proiezioni di gigantografie di fotografie d’epoca e flash back su altre fonti boccioniane.
Nella seconda sezione Boccioni futurista: pratica e teoria (1911-1916) si indaga l’applicazione dei principi teorici espressi da Boccioni nei suoi interventi e negli scritti programmatici. Esposto il dipinto Forze di una strada e si prosegue considerando le tappe segnate da soggetti come Antigrazioso, Materia, il Dinamismo di un Ciclista, Cavallo + case + cavaliere, la serie dei Dinamismi di un corpo umano e la ritrattistica matura.
Umberto Boccioni (1882-1916). Genio e Memoria
Dal 23 marzo 2016 al 10 luglio 2016