Frigoriferi Milanesi: arte e cultura
Una delle zone architettoniche di archeologia industriale più interessanti di Milano sono i Frigoriferi Milanesi, uno spazio polifunzionale formato dal Palazzo dei Frigoriferi e dal Palazzo del Ghiaccio in via Piranesi.
La loro storia comincia nel 1899, quando vennero completati i lavori per il Palazzo dei Frigoriferi di via Piranesi, che fino alla fine degli anni Settanta del Novecento fu il principale magazzino del ghiaccio di Milano, oltre ad essere uno dei magazzini del ghiaccio più grandi d’Europa, grazie anche all'audacia economica e allo spirito imprenditoriale lombardo della fine dell’Ottocento.
Allora i Magazzini Refrigeranti e Ghiaccio Gondran Mangili erano un edificio squadrato a forma di parallelepipedo, dalle mura spesse e alto quattro piani, illuminati da aperture dalla forma di feritoie.
Nel 1923, sul fianco est della struttura che era usata come deposito, fu inaugurato il Palazzo del Ghiaccio che divenne in poco tempo la pista di pattinaggio di Milano oltre ad essere, grazie ai suoi 1800 metri quadrati, la più grande pista coperta d’Europa.
Il Palazzo del Ghiaccio era stato creato per una semplice logica di sfruttamento della funzione del Palazzo dei Frigoriferi, in questo modo i due edifici erano collegati da un rapporto tecnico, anche se il primo era destinato a fini utilitaristici mentre il secondo al divertimento.
Con un progetto degli ingegneri Sandro Carnelli, Carlo Banfi ed Ettore Redaelli, il Palazzo del Ghiaccio riprende l’aspetto del circo classico, con pista centrale delimitata da tribune circostanti, il tutto in stile Liberty e con forma di ogiva e fondamenta in cemento armato, oltre a un’imponente copertura in ferro, legno e vetro che costituisce un felice incontro di virtuosismo architettonico e rigore ingegneristico.
Negli anni 70 il Palazzo dei Frigoriferi e il Palazzo del Ghiaccio furono acquistati da Giuseppe Cabassi, uomo d’affari e imprenditore, che trasformò il Palazzo dei Frigoriferi, ancora usato per la produzione di ghiaccio, oltre che per lo stoccaggio di alcuni alimenti quali carni, legumi e uova, in un deposito per pellicce, tappeti e oggetti di valore, usando casseforti per la messa in sicurezza dei beni.
In seguito i figli di Cabassi migliorarono l’attività di custodia dei caveau, grazie a servizi integrati per la gestione e valorizzazione di opere d’arte come art consulting, logistica per l’arte e laboratori di conservazione e restauro specializzati nella manutenzione di dipinti, affreschi, arredi lignei, arazzi, tappeti e strumenti scientifici, portando alla nascita di Open Care – Servizi per l’arte, una società del Gruppo Bastogi che dal 2003 si prende cura degli oggetti che trovano allocazione nei suoi spazi di sicurezza e nei suoi laboratori di conservazione e restauro.
Ora il complesso è diventato uno spazio polifunzionale che accoglie eventi di vario tipo, dalle sfilate di moda, alle convention aziendali, con spazi utilizzati per l’organizzazione di presentazioni, incontri culturali, mostre, esposizioni, spettacoli teatrali e videoproiezioni.
L’organizzazione degli eventi è curata da Progetto Frigoriferi Milanesi che hanno lavorato ad alcuni format culturali di grande interesse, come le rassegne Frigodiffusione, Writers. Gli scrittori (si) raccontano, e Writers… Continua, oltre a Writing: Design on your desk, primo evento in Italia dedicato interamente allo stationery design.