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Esposizione sull'arte tipografica alla Biblioteca Braidense

Ab artis inventae origine. Storie di libri, persone e biblioteche tra le edizioni quattrocentesche della Braidense è la mostra allestita nella Biblioteca Nazionale Braidense di Milano, visitabile dal 4 febbraio al 28 marzo 2020.                       

biblioteca-braidense-mostra-milanoL’esposizione è il prodotto di un lungo lavoro di catalogazione, che intende dirigere l’attenzione su un importante patrimonio culturale con l’intento di incentivare nuove ricerche e analisi. Tutti i volumi presenti infatti, sono stati esposti in precedenza soltanto saltuariamente e singolarmente.

La biblioteca Nazionale Braidense è composta da opere che sono passate di mano in mano fino ad oggi, viaggiando nello spazio e nel tempo, la storia delle quali è a volte parzialmente ricostruibile grazie allo studio delle tracce che questi passaggi hanno lasciato sui libri stessi.

Identifichiamo la nascita della stampa con l’anno 1445, anno della pubblicazione della bibbia di Gutenberg, considerato il primo libro a stampa della storia. Da quel momento in poi fu possibile diffondere i libri in maniera molto più veloce ed economica, dando l’input in tutta Europa a un'incredibile fruizione di informazioni mai vista prima.

La mostra intende farci interrogare anche sul ruolo rivestito dalle biblioteche, intese come luogo indispensabile per preservare la cultura e diffonderla, e per aiutarci a mantenere un vivo legame con un passato, che rischierebbe altrimenti di andare irrimediabilmente perduto.     

L’esposizione è divisa in tre sezioni distinte, ognuna delle quali accompagnata da esaustive didascalie, grazie alle quali essa può essere accessibile non solo agli esperti e agli studiosi, ma anche a coloro che non hanno familiarità con i volumi antichi. La prima sezione è dedicata alla tecnica di stampa del ‘400, troviamo qui materiale e attrezzature tipografiche, e anche il primo libro stampato in Italia nel 1465.

La seconda sezione raccoglie i pezzi rari e unici della biblioteca, di cui la preziosità è determinata da vari fattori: l’esiguità delle copie, le miniature particolarmente significative, il pregio della legatura, oppure il possessore.

L’ultima sezione è dedicata alle biblioteche disperse, cioè tutte quelle biblioteche oggi scomparse che sono confluite in quella Braidense e che hanno contribuito a forgiarne il patrimonio. Il primo nucleo dell’attuale biblioteca fu costituito da un gruppo di Gesuiti invitati a Milano da Borromeo, i quali aprirono il loro collegio a Brera, che era fornito di un gran numero di volumi. Troviamo anche libri appartenenti ad antichi conventi milanesi soppressi durante la dominazione austriaca, che hanno successivamente trovato posto sugli scaffali dell'odierna biblioteca.

Questa incredibile varietà espositiva intende adempiere "un tentativo di assimilazione onnivora", come asserito dal professor Danilo Zardin nel suo intervento durante l’inaugurazione della mostra. E' importante cogliere l’occasione di fruire di questo incredibile patrimonio culturale, e mettere in rilievo l'importanza del lavoro di chi opera per preservarlo.

Sofia Sercia

Ab artis inventae origine. Storie di libri, persone e biblioteche tra le edizioni quattrocentesche della Braidense

4 febbraio – 28 marzo

Biblioteca Nazionale Braidense, Sala Maria Teresa    

Dal lunedì al sabato, 9.00 – 13.30 

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