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Monza Una mostra per Suor Virginia

monaca monza mostra 1Dal 1 ottobre al 19 febbraio 2017 le sale del Serrone della Villa Reale della Reggia di Monza ospitano una mostra dedicata alla figura storica di Marianna De Leyva, celebre come la monaca di Monza, che ispirò pittori, registi, fumettisti e romanzieri, a cominciare da Alessandro Manzoni che ideò il personaggio di suor Gertrude dei Promessi Sposi, seguendo la tragica storia della nobile novizia.

Le cronache di Monza narrano che, dopo la pronuncia dei voti monacali, Marianna de Leyva entrò nel convento di santa Margherita da dove gestiva il feudo di famiglia che confinava con la casa di Gian Paolo Osio, un giovane di nobile famiglia.

Suor Virginia ne rimase affascinata e dalla relazione tra lei e Osio nacquero due figli, ma alla fine Gian Paolo venne condannato a morte, suor Virginia subì un processo e fu condannata alla reclusione perpetua.

Per la prima volta e proprio nella città di Monza, il luogo simbolo per le vicende storiche di Marianna e manzoniane di Virginia, viene presentato un progetto espositivo che propone un percorso di approfondimento della storia della monaca tra verità storica e trasposizione letteraria, per proseguire con una sezione sul tema delle malmonacate nella storia, da Manzoni a De Chirico, passando per le novelle di Vittorio Imbriani e Suor Angelica di Giacomo Puccini.

Con un allestimento immersivo ed emozionante, il percorso espositivo presenta una selezione d’importanti dipinti, incisioni, documenti, suggestivi video e originali illustrazioni create ad hoc per la mostra al fine di esplorare a vita, la storia, le passioni di uno dei più importanti personaggi manzoniani, oltre al tema della condizione femminile nella prima età moderna.

Attraverso le opere pittoriche, di prestigiose sedi tra le quali la GAM di Milano, l’Accademia di Brera, i Musei Civici di Pavia, i Musei Civici di Brescia, le Civiche Raccolte Grafiche e Fotografiche e il Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco di Milano, i Musei Civici di Monza, l’Archivio Diocesano di Milano, la Casa Manzoni, viene affrontato il tema dell’ingresso in convento come espediente economico adottato dalle famiglie dell’epoca per limitare la dispersione del patrimonio, oltre alla realtà del mondo conventuale, la disperazione delle monache e le strategie pensate per vivere la loro condizione al meglio come il rapporto con la natura.

Un compendio grafico, con illustrazioni realizzate da Jacopo Vecchio e Amalia Mora, ricorda i momenti meno noti della storia di Gertrude e sul tema della mal monacazione nella letteratura, mentre nella sala della rotonda dell’Appiani il pubblico potrà assistere, attraverso dei contributi video, alla ricostruzione del processo che condannò la Monaca a essere reclusa.

La monaca di Monza, a cura di Simona Bartolena e Lorenza Tonani, è un progetto ideato dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza, organizzato da ViDi in collaborazione con la Fondazione Gaiani e il Comune di Monza, che si colloca nel contesto delle celebrazioni Sulle Tracce della monaca di Monza che coinvolge la città con mostre, spettacoli teatrali, incontri e itinerari per celebrare questo straordinario personaggio.

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