Piero a Manzoni a Palazzo Reale. 130 opere che hanno rivoluzionato l'arte
Ha sicuramente sconvolto l’arte del suo tempo con le sue opere innovative e fuori da ogni schema. A cinquant’anni dalla morte di Piero Manzoni la famosa “Merda d’artista” non ha ancora smesso di far discutere e generare dibattiti. E’ arte o pura provocazione?
Probabilmente entrambe, si sa del resto che la verità sta sempre nel mezzo, ma l’aspetto importante non è tanto l’essenza dell’opera quanto il suo significato: un’aderenza estrema alla realtà.
E questa è uno dei tanti capolavori che potranno essere apprezzati dal 26 marzo al 2 giugno 2014 a Palazzo Reale a Milano, alla mostra “Piero Manzoni 1933-1963” curata da Flaminio Gualdoni e Rosalia Pasqualino di Marineo, in collaborazione con la Fondazione Piero Manzoni.
130 opere che rendono omaggio a questo grande artista.
Ma Manzoni non è solo la Merda d’Artista. E’ colui che anticipa il futuro ideando le prime performance ed istallazioni: la cosiddetta “Scultura vivente”, per esempio, è una modella in carne ed ossa su cui Piero pone la sua firma ad inchiosto; e ancora i celebri “Achrome” realizzati tra il 1960 e 1962, una serie di opere tridimensionali realizzate con vari materiali del quotidiano come cotone, panini, sassi, carta da imballaggio.
Con questi lavori l’artista dimostra che non sono i materiali a fare l’arte nobile ma è l’artista. L’arte è quello che è la società, con i suoi mezzi e i suoi usi, usi che devono penetrare nell’arte e renderla un tutt’uno con la società per poterla davvero rappresentare.
L’arte deve rappresentare l’artista, la sua essenza e i suoi bisogni, ed proprio a questo scopo che inizia la sua produzione di quadri bianchi dove il bianco non è colore ma presenza di luce che simboleggia il bisogno di libertà che sente Manzoni.
Una produzione artistica decisamente influenzata da Fontana e Duchamp che si evolverà nel tempo fino a rinnegare qualsiasi componente pittorica per avvicinarsi in modo sempre più drammatico alla realtà: le sue realizzazione degli ultimi periodi vedono l’uso di cotone idrofilo, fibre sintetiche, tamponi di carta di diverse lunghezze sdoganando ogni uso tradizionale della pittura e portando la produzione artistica a livelli ai quali non era mai arrivata.
Simona
Piero Manzoni 1933 - 1963
Fino al 2 giugno 2014