Un nuovo museo per gli Etruschi a Milano
Aprirà in Corso Venezia 52, di fronte al Planetario, una nuova casa-museo dedicata al mondo etrusco, nel cuore di Palazzo Bocconi-Rizzoli-Carraro.
Dopo i lavori che trasformeranno il palazzo di tre piani, il seminterrato e il giardino in uno spazio espositivo moderno che si concluderanno entro la fine del 2017 verrà esposta la preziosa collezione Cottier Angeli, acquistata in Svizzera dalla famiglia d’industriali del farmaco Rovati, che riporta in Italia più di 700 reperti in uno stato di conservazione eccezionale: buccheri, vasellame, anfore, urne cinerarie risalenti al periodo tra il IX e il VI secolo a.C.
La collezione in Italia è tornata dopo un accordo del Ministero dei Beni e delle Attività culturali e la collaborazione delle Soprintendenze e i Carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale, come ha chiarito la Soprintendente all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città metropolitana Antonella Ranaldi, che ha detto “La collezione è stata vincolata ed è di straordinario interesse e importanza per la città”.
Il museo sarà gestito dalla Fondazione Luigi Rovati in convenzione con il Comune e farà parte del sistema museale milanese.
Il nuovo museo aprirà nel 2018 ed è stato presentato alla Sala Alessi in Comune dal sindaco Giuseppe Sala che ha sottolineato l’importanza del fatto che il museo, in quella specifica zona, “contribuirà ancora di più a costruire un polo museale” insieme al Pac, al Museo di storia naturale e al Planetario.
Il progetto di trasformazione del palazzo in casa-museo, affidato all’architetto Mario Cucinella, vedrà interventi nel livello interrato nei piani fuori terra incluso il sottotetto, e nel giardino per un’area verde oggi nascosta dalle mura perimetrali che si aprirà alla città e come ha detto il sindaco Sala “Sarà un luogo dove si costruisce un’esperienza, che è ciò che fa muovere la gente”.
A dirigere il nuovo museo sarà l’archeologo chiusino Giulio Paolucci, attualmente direttore del Museo delle Acque di Chianciano Terme, il quale sarà così una sorta di ambasciatore di Chiusi e della Tuscia nel capoluogo lombardo.
Inoltre il Museo Etrusco della Fondazione Rovati opererà in sinergia con il Museo Civico Archeologico che già possiede un’ampia collezione di reperti etruschi, come una testa di ponte nel nord Italia, grazie a uno dei personaggi più noti della cultura archeologica etrusca.