Una mostra a Milano per Francesco Hayez
Dal 6 novembre al 21 febbraio 2016, presso le Gallerie d'Italia in Piazza della Scala a Milano, ci sarà la mostra Hayez. Venezia 1791 - Milano 1882, curata da Fernando Mazzocca, autore del catalogo ragionato delle opere del pittore veneziano, con la collaborazione di Sandrina Bandera, Francesca Valli dell'Accademia di Brera, Cecilia Ghibaudi e Isabella Marelli della Pinacoteca di Brera.
Bollato da Giulio Carlo Argan come falso e teatrale Hayez, veneziano con radici francese, è considerato uno dei più amati pittori romantici, con un linguaggio coinvolgente e personaggi antichi che simboleggiano il mondo patriottico del primo ottocento, come illustrano bene le 120 opere che saranno in mostra nelle Gallerie d'Italia.
Con modelli Tiziano, la scuola veneta e Tiepolo, ma un occhio per il disegno del “divino Raffaello”, Hayez nei suoi primi lavori si avvicinò al Neoclassicismo, per poi interessarsi alla nuova sensibilità romantica della seconda metà dell’Ottocento.
L’Italia pre e post risorgimentale, che dopo un primo entusiasmo vide un’enorme delusione degli ideali, è ben raffigurata dal Ritratto di Manzoni del 1841, con un taglio realistico, dalla Malinconia degli stessi anni e dalla Meditazione del 1851, tutti ritratti di grande spessore artistico.
Hayez era anche uno scenografo per melodrammi e lavorò molto sulle espressioni e sulla gestualità, come dimostrano i quadri dal Carmagnola di Manzoni e i Profughi di Parga da Berchet, che combinano il sentimento patriottico con la teatralità in atmosfere suggestive.
Il confronto con l’opera giovanile del 1813 La morte di Abradate, che ha uno stile da pittore veneto, e quella molto più romantica di Papa Urbano II sulla piazza di Clermont predica la prima crociata del 1835, dove solo lo sguardo speranzoso di due innamorati bilancia il solenne momento, ben rappresenta il cammino di Hayez nell’Ottocento italiano.
Oltre alle tre versioni del leggendario quadro Il Bacio, di cui la prima versione, realizzata per Alfonso Maria Visconti di Saliceto, ha gli abiti dipinti con i colori della bandiera francese, la seconda con quelli della bandiera italiana e un fonte battesimale sullo sfondo e la terza del 1861 che nel bianco del vestito della ragazza simboleggia la purezza della nuova Italia, ci saranno anche gli autoritratti di Hayez e le inedite lunette di un ciclo di affreschi che il pittore dipinse nel 1819 per il Palazzo Ducale di Venezia.
Hayez. Venezia 1791 - Milano 1882
6 novembre al 21 febbraio 2016