Apocalisse tascabile di Niccolò Fettarappa Sandri in scena al Teatro Fontana
È con grande piacere che mi trovo a presentare questo spettacolo del giovane drammaturgo Niccolò Fettarappa Sandri, in scena al Teatro Fontana di Milano il 9 e il 10 marzo.
Si tratta di un testo oltremodo interessante che ho avuto modo di leggere in anteprima e che tratta di una tematica apparentemente molto inflazionata, ma che raramente viene sviluppata in modo così puntuale e ironicamente drammatico come in Apocalisse Tascabile: i giovani.
Sui giovani si dice e si scrive di tutto in continuazione. Capita che vengano fatti oggetto di studi e analisi approfondite con tanto di statistiche e riflessioni più o meno profonde da parte di chi giovane non è o non è più e forse non lo è mai stato. Raramente la loro voce viene ascoltata, più facilmente viene lasciata risuonare come un fastidioso rumore di fondo che quando ci si fa l'abitudine si riesce a non sentire più.
Non voglio aggiungere con questo mio articolo analisi ad altre analisi, sebbene coi giovani io lavori e abbia a che farci quotidianamente. Mi limito a sottolineare come Apocalisse Tascabile dipinga un quadro tanto sconfortante quanto preciso della condizione giovanile, fotografando con grande efficacia il mare magnum di merci, pensieri da quattro soldi, massime sull'essere e sul dover essere in cui siamo tutti immersi e nel quale i giovani nuotano forse con ancora maggiore difficoltà di noi "maturi". Al netto di tutto questo, infatti, resta solo un età giovane: "convertita in buono pasto per le dentiere affamate della terza età".
"Your future dream is a shopping scheme" diceva una famosa canzone dei Pistols degli anni '70 e da allora sembra essere cambiato poco, così come sembra essere cambiato poco da quando nell'immediata post-adolescenza mi ascoltavo e riascoltavo nel walkman le canzoni dei CCCP e nello sfrenato e generalizzato ottimismo da fine della storia dei primi anni '90, vedevo anni nebulosi e incerti di fronte a me conditi da grandi paure e scarse speranze.
Eccoci qua nel 2023 a riascoltare ancora le stesse parole, a respirare ancora la stessa atmosfera consci che nulla è cambiato anzi che forse stiamo addirittura un po' peggio di allora. Tuttavia, è lo stesso autore di Apocalisse Tascabile che prova a indicarci una possibile via d'uscita parlando del suo stesso testo come di un "manifesto di resistenza collettiva" in cui si "demolisce il concetto di successo personale" con uno spettacolo che: "invita tutti a mollare, perché gli obiettivi di riuscita che ci siamo dati, ce li hanno imposti".
Finché c'è vita c'è speranza, è proprio il caso di dirlo. La rassegnazione da sempre èuna cattiva consigliera tanto più quando spettacoli come quello di cui stiamo parlando, ci fanno sentire che c'è sempre un limite allo schifo, almeno fino a quando esistono le parole per dirlo.
Apocalisse Tascabile e Solo quando lavoro sono felice di Niccolò Fettarappa Sandri
In scena dal 9 al 12 marzo (9 e 10 marzo Apocalisse tascabile, 11 e 12 marzo Solo quando lavoro sono felice)
Teatro Fontana
Via Boltraffio, 21
Orario 20.30
Info e prenotazioni 02/69015733