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Miguel dell'Acqua ci racconta la sua carriera e i prossimi eventi spettacolari al Teatro Galleria di Legnano

“Vivi ogni giorno come fosse ogni giorno. Né il primo, né l’ultimo. L’unico”. ( Pablo Neruda)miguel dellacqua conte

Miguel dell’Acqua dedica il suo talento all’organizzazione e alla gestione di spettacoli ed eventi da una vita a Varese e provincia. Il mondo dello spettacolo è il suo mondo e da sempre lavora con artisti di alto calibro.Il suo obiettivo è quello di favorire lo sviluppo di una «Cultura Insubrica», che coinvolga tutto il territorio, tutti i suoi teatri e le sue proposte artistiche.

Racconta alla Redazione di Milanofree la sua vita “spericolata”. Perché ciò che conta di più è vivere appassionatamente.

Miguel benvenuto, parlaci degli esordi, come sei diventato organizzatore di spettacoli dal vivo?

In maniera del tutto casuale, all’epoca lavoravo in una jeanseria e mi capitò di servire un amico che non vedevo da tempo, fece una spesa esagerata ed in risposta alla mia soddisfazione di venditore, mi disse di aver guadagnato parecchi soldi con un concerto di Battiato. Cominciammo a parlare o meglio io cominciai a fargli domande sul dove, il come, il quando …. ecc. e da li nacque l’idea di organizzare un concerto assieme.

Era il 1983 e il concerto era di un tal Vasco Rossi.

Come parti dall’organizzazione di un evento alla realizzazione di una intera stagione teatrale ?

Da un’idea. La cosa importante è riuscire a capire cosa possa piacere al pubblico, L’organizzazione e la realizzazione di una stagione teatrale parte da qui, tutte le altre componenti: produzione, logistica e organizzazione vengono dopo.

Il Teatro Galleria di Legnano è una struttura storica nel panorama dei teatri dell’Alto Milanese, grandi nomi hanno varcato il palcoscenico da Mina a Totò, da De André a Rudolf Nureyev, che sensazioni ti regala poter gestire una struttura dove quando entri il profumo del legno, della pelle mischiato a quello dei gessi regala all’anima sogni di passati gloriosi e storia?

Impagabile. Io sono molto “romantico” in questo senso. Ho enorme rispetto della storia del Teatro, oltre a questo il Galleria è una parte fondamentale della mia vita artistica ed emozionale.

La tua lunga carriera ti ha portato ad occuparti di luoghi importanti , recentemente dal Teatro Condominio Vittorio Gassman di Gallarate sei passato ad occuparti del Teatro Galleria di Legnano, dove è sempre stata una costante negli anni l’organizzazione di spettacoli e di eventi del mondo della musica.

Oggi, grazie ad un lavoro di attenta collaborazione con la proprietà del teatro, famiglia Borroni, e i tuoi collaboratori hai impostato una stagione di grandi eventi che spaziano dal cabaret alla musica allo spettacolo di intrattenimento. Tanti nomi di rilievo. Credi che la varietà delle proposte aiuti ad avvicinare la gente al teatro?

Assolutamente si, fidelizzare le persone per un teatro è la mission più importante e lo puoi fare con il rispetto del pubblico, con il tuo essere professionale e con la varietà delle proposte.

Una tua massima è: “ Bisogna sempre creare qualcosa di nuovo per sentirsi vivi”, pensi che la nuova generazione abbia gli stimoli giusti peruna ricerca creativa e del gusto e riesca ad integrare le nuove tecnologie alla realtà teatrale?

Si. Penso però che non bisogna esasperare il concetto di creatività tecnologica, l’attore principale a teatro resta sempre appunto l’attore e non sempre il vestito più nuovo lo rende più piacevole, a volte la tradizione è altrettanto importante.

A Varese in passato, hai portato artisti del calibro di Vasco Rossi, Ligabue, i Pooh, Benigni, Beppe Grillo, che hanno sempre scelto questa comunità profondamente legata alla cultura, com’è cambiata la gestione teatrale nel corso degli anni? Quali aspetti sono ancora da migliorare secondo te?

Sicuramente la qualità. In generale oggi vedo che si dedica poco spazio alla ricerca di nuove proposte teatrali a scapito di spettacoli che mai dovrebbero essere proposti in un teatro. Questo succede spesso, anche se non sempre, nei teatri finanziati dal pubblico, dove non sempre la gestione è fatta da professionisti del settore. Succede molto meno dove ad operare sono i privati che finanziano la gestione con soldi propri.

Dopo la brutta e dannosa parentesi della Pandemia, che speriamo stia finalmente lasciandoci respiro, c’è stato un ritorno alla socialità che ha visto nei concerti e negli eventi teatrali nuova affluenza, com’è cambiata secondo te la gente dopo il Covid?

E’ cambiato soprattutto l’atteggiamento delle persone. Il senso di libertà sopraggiunto nel dopo pandemia ha determinato un entusiasmo ed una voglia di evasione che si è riverberata non solo sui Teatri, ma nei ristoranti, cinema, musei ecc. Purtroppo ha portato anche qualche problematica, il costo dei biglietti ha preso una strada verso l’alto che sembra senza ritorno e l’offerta di spettacoli di questa estate è talmente ampia che speriamo possano davvero lavorare tutti proficuamente.

Credi che le imprese che costruiscono i teatri o i palasport debbano richiedere la consulenza di società come la tua (Albachiara Spettacoli)?

Penso ad esempio ad indicazioni tecniche su come disporre le cose in modo che non ci siano impedimenti nel palco , spazi per la regia che sono rubati dalla platea, cavi in giro, soprattutto dopo gli incidenti recenti accaduti che hanno causato morti (si pensi al concerto di Jovanotti), perché una struttura teatrale non è solo specchio di bellezza estetica, c’è molto di più .

Infatti. Sai a volte la supponenza dei progettisti ha negato collaborazioni che a mio parere sarebbero state fondamentali. Recentemente il vento sta cambiando. I palasport ormai non vengono più considerati ad esclusivo utilizzo dello sport, realtà economiche spingono sempre più alla polifunzionalità di queste strutture e da qui la crescente collaborazione con realtà come la nostra associazione Assomusica.

Il pubblico viene educato al teatro grazie al fatto che lo respira da tanti anni, da diverse generazioni, la tua priorità è sempre stata sempre quella di assecondare i gusti della gente con una programmazione che si differenziasse e valorizzasse le caratteristiche strutturali della realtà legnanese (e non solo). Niente competizione con le altre città della Provincia, quindi, ma collaborazione per la creazione di un circuito culturale territoriale. La stagione teatrale di questo 2023 rispetta queste caratteristiche?

Non direi. Ogni teatro ha una sua politica e una precisa identità. E’ estremamente difficile coordinare i vari teatri presenti in un’area geografica, troppi personalismi e differenti sensibilità.miguel dellacqua2 did

Raccontaci infine di un ricordo che ti è rimasto nel cuore, riguardo ad un particolare artista o di un momento forte legato alla tua carriera.

Due colleghi di Assomusica ci hanno addirittura scritto un libro. Questo per dire quanti momenti importanti ci sono in questa lunghissima strada percorsa fino ad ora. Ma tra i tanti, mi piace ricordare un concerto con due grandi miti della musica Italiana che fecero questo tour assieme e noi organizzammo una data a Villa La Motta di Travedona di Monate in provincia di Varese. Un posto incantevole con un parco meraviglioso che declinava a modi anfiteatro verso il palco e con dietro lo spettacolo del piccolo lago di Monate.

Gli Artisti erano Lucio Dalla e Gianni Morandi. Un emozione unica.

Ringraziandoti per la tua disponibilità e per il tuo lavoro volto a migliorare la nostra vita culturale, ti auguriamo ancora grandi progetti e favolosi obiettivi. Complimenti Miguel Dell’Acqua!

Grazie anche a Te e buona vita ………..

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