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La poesia dei Paesi italiani al Teatro Fontana

  • Mariella Bussolati

stendini sul palco di PoeticaIn scena ci sono cinque attori, Caterina Carpio, Federica Dominoni, Enrico Pittaluga, Francesca Porrini e Tindaro Granata, che firma anche i testi e la regia. Sono circondati da stendini per i panni. Raccontano storie, parlano, intrecciano episodi di vite che si svolgono nella loro banalità e allo stesso tempo nella loro unicità sorprendente.

Sui cinque stendini vengono appesi sogni e si fanno sgocciolare ricordi ed emozioni. I testi dello spettacolo sembrano spezzati, ma sono saldamente connessi ai frammenti delle poesie di Franco Arminio, il poeta dei borghi. Scrittore e regista e saldamente ancorato al suo territorio, Arminio è un raccontatore di luoghi o, come si definisce lui, un paesologo. Non un paesaggista, ma un esperto dei piccoli paesi italiani, quelli che di solito, a meno che non siano località turistiche, vengono persi alla vista. La sua missione è quella di descrivere con estrema realtà la situazione reale, soprattutto del Mezzogiorno d’Italia.

I racconti dunque si basano sui piccoli gesti, sui segni visibili, sul panorama che circonda, sui particolari che affollano i nostri panorami quotidiani, E sono quelli di migranti, di persone che devono cambiare vita, di donne maltrattate o in cerca di marito, di uomini che non si riconoscono nel loro ruolo. C'è spazio anche per il sesso. Episodi frammentati che durano solo fino quando qualcuno li potrà ricordare. Non a caso per tutto l'inizio dello spettacolo, e anche oltre, si ha la sensazione di una esposizione di pettegolezzi.

Non fosse che il pettegolezzo, secondo gli esperti assolve a una funzione importante: consentire l'attuarsi delle relazioni sociali, enfatizzando le identità di coloro che vi partecipano, nonché la coesione, la complicità, la solidarietà, gli interessi reciproci del gruppo di appartenenza. E mantenere la memoria.
Il risultato è la mappa di un ideale, o più ideali, paesi italiani, descritti in chiave “umana”, un viaggio nella memoria di posti che la gente che ha abitato e che ne permette una scoperta diversa e attraverso le parole del poeta permettono di riscoprire l'anima di un paesaggio che sta lentamente scomparendo. Apparentemente sembra non esserci nessuna trama, nessun contenuto consecutivo, ma attraverso la potenza evocativa delle parole del poeta si riscopre l’anima di un paesaggio che sta lentamente scomparendo.

Teatro Fontana, Via Gian Antonio Boltraffio, 21
Dall' 
11 al 14 aprile

Orario

gio-ven. ore 20.30
sab. ore 19.30
dom ore 16.00

DURATA SPETTACOLO 70 min

PREZZI

Intero 23 €

Under30 15 €

Over 65 / Under 14 11 €

Giovedì sera 19 €

Convenzioni 18 €

Scuole di teatro 12 €

Prevendita e prenotazione 1 €

Info e prenotazioni

+39 0269015733 biglietteria@teatrofontana.it

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