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2020: la persecuzione dei Cristiani continua, i paesi a rischio

croce picabayPurtroppo, è triste ammetterlo, ma la persecuzione dei Cristiani continua anche oggi. Morto l'antico Nerone, altri hanno preso il suo posto. Ogni anno negli Stati Uniti viene pubblicato un elenco dei cinquanta stati in cui i Cristiani sono perseguitati, e nell'ultima pubblicazione datata 2020 i dati attengono il periodo 1 novembre 2018 – 31 ottobre 2019.

La rilevazione evidenzia persecuzioni che vanno da alta a estrema, così divisa: alta in cinque stati, molto alta in 34 ed estrema in 11. Da diciotto anni consecutivi la situazione più tragica è quella dei Cristiani che vivono in Corea del Nord; si stima che ben 70.000 scontano nei campi di lavoro il "reato" di aver pregato nelle proprie case o di possedere oggetti religiosi. Campi di lavoro in cui le condizioni di vita sono spaventose. Nella Corea del Nord vige un regime comunista guidato da un personaggio che si crede un dio e tiene il popolo sotto il suo tallone. Altro Stato anti-cristiano è l'Eritrea, responsabile di una persecuzione feroce. L'India, grazie ai radicali indù, oggi al governo, i Cristiani sono sistematicamente perseguitati e uccisi. Seguono otto paesi, tutti islamici, e precisamente: Afghanistan, Somalia, Libia, Pakistan, Sudan, Yemen, Iran e Siria. Altri paesi che non disdegnano punire i Cristiani sono: la Nigeria, il Burkina Faso, il Camerun e il Kenya; anche in questi stati la persecuzione è operata da fanatici islamici. Questa è la parte attinente una persecuzione fisica più che psicologica, tuttavia non manca anche una persecuzione più sottile, più nascosta perciò più velenosa, ed è quella, e qui l'Europa non è esclusa, di sfaldare, annacquare, svilire, la civiltà originata dal cristianesimo, usando il modernismo o altri accorgimenti politici dettati da ideologie estreme.

Non posso non chiedermi, dove sono tutti i benpensanti sempre pronti a stracciarsi le vesti e scendere in piazza? Pronti a urlare e minacciare per un animale abbandonato e silenti per dei Cristiani, ossia esseri umani, compresi purtroppo bambine e bambini, uccisi o incarcerati per la loro fede? E le Istituzioni, a tutti i livelli non hanno nulla da dire, nessun provvedimento da prendere contro quei Paesi incivili e barbari? Permettere che un uomo o una donna siano perseguitati, violentati, incarcerati e magari uccisi solo perché vogliono manifestare liberamente la propria fede è essere complici di Nerone.

Ma vi è un'altra domanda da porsi, ossia: perché perseguitare i Cristiani, ovvero il Cristianesimo? Eppure quanto volontariato, quante azioni di bene sono compiute ogni giorno da cristiani, e proprio in quei paesi che li perseguitano! E allora perché? La risposta, a mio avviso, la si trova nella volontà di eliminare Gesù il Cristo e ciò che ha rappresentato e continua a rappresentare. L'odio è in primis contro di Lui. D'altro canto Lo aveva anticipato Lui stesso quando ha detto: hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi.

C'è anche chi afferma che la colpa è dei Cristiani, in specifico delle crociate, che sappiamo avvenute nel 1096, ben 924 anni or sono, una pretesa assurda, poiché se si seguisse questa pista si dovrebbero elencare ben altre responsabilità, ad esempio l'espansione islamica iniziata nel VII secolo; le varie conquiste di Regni diversi che la storia insegna; si capisce allora che seguire questa traccia non salva nessuno e non conduce da nessuna parte.

La pista da seguire è una sola, quella del cambiamento del cuore di ogni uomo, mutare l'odio in Amore, che è rispetto di ogni essere e di tutte le cose create, solo così si potrà creare e vivere in un mondo migliore.

 

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