Aids a Milano e in Lombardia
Se ce lo chiedessero, probabilmente pochi di noi penserebbero di aver mai incontrato persone sieropositive all’HIV. Tuttavia se dovessimo considerare le statistiche sui nuovi casi rilevati in quest’ultimo anno saremmo di sicuro meno certi. Infatti tra gli italiani che hanno contratto il virus nell’ultimo anno, quasi la metà si trova in Lombardia e quasi un quarto a Milano.
Sono ben 2000 infatti i nuovi casi diagnosticati in Italia e ben 800 si trovano in Lombardia (400 a Milano e altri 200 nell’hinterland milanese).
Ma quali sono i dati generali?
Oggi nella nostra regione 40.000 persone hanno l’AIDS e 15.000 di queste risiedono proprio nella nostra città. Ciò fa si che Milano abbia un’incidenza del 7,2 ogni 100.000 abitanti, superando così la media nazionale di 6.
Il capoluogo è quindi la zona più colpita dello stivale e a seguire vengono Monza e Brianza.
In questi anni vi è stato un lento, ma costante aumento dei casi da un anno all’altro, come commenta Andrea Gori – direttore del reparto malattie infettive al San Gerardo di Monza.
“Il grande problema è che di AIDS non si parla più e le nuove generazioni non hanno vissuto gli anni drammatici dell’esordio dell’epidemia e mantengono un atteggiamento totalmente inconsapevole.”
Infatti – racconta sempre Gori – la fascia di età più colpita è quella tra i 25 e i 30 anni tra gli omosessuali e i 18 e i 20 anni per gli etero, con casi anche fra i minorenni.
Bisogna sottolineare che i dati che possediamo sono solo quelli dei sieropositivi diagnosticati. Si stima che oggi un 35% del totale di persone che hanno contratto il virus, non ne sia a conoscenza o perlomeno non abbiano voluto accertare la malattia attraverso controllo medico. E proprio questi sieropositivi inconsapevoli sono ovviamente il mezzo principale con cui si diffonde l’AIDS. Forse è azzardato citare il proverbio che dice: “se riconosci il problema sei a metà strada”, ma quali sono i servizi che Milano mette a disposizione per accertarsi di non avere il virus e quanto sono accessibili?
L'esame per l'HIV dovrebbe essere un servizio gratuito, ma visto che al test è spesso associato anche quello per la sifilide, si fa presto ad aggirare la regola.
Ad oggi a Milano l'unica ASL che fa ancora il test dell'HIV gratuitamente è il Centro HIV/MTS/AIDS di Viale Yenner 44 (un venerdì al mese, dalle 8:30 alle 15). Gli stessi giorni forniscono lo stesso servizio i Punti Prelievo di Via Spallanzani 15 (12:00-18:00) e Cadorna (12:00-17:00). In questi centri l'esame è molto veloce, in quanto viene effettuato attraverso il prelievo della saliva e vale anche per l'epatite C (HCV).
Vi sono poi altri enti che eseguono il test gratuitamente, come ASAMilano Onlus (Associazione Solidarietà AIDS), che ogni mese, il martedì dalle 12.30 alle 18 presso la sede di Via Arena 25 (M2 Sant'Agostino/P.ta Genova) fa eseguire la prova, sempre con l'esame salivare.
Questo metodo, meno costoso per la sanità rispetto a quello che prevede il prelievo del DNA, con un semplice tampone rileva la presenza di anticorpi IgG e IgM anti-HIV-1 e HIV-2 nella saliva. Tale sistema darebbe un esito entro venti minuti, decisamente troppo rapido ed economico per la lobby sanitaria italiana. In Italia infatti questo test può essere fatto solo in presenza di un medico e il kit non è in commercio. Lo si può però acquistare via internet.
Insomma, nonostante burocrazia e interessi di lobby che mettono da parte etica e benessere dei cittadini, esistono a Milano strumenti accessibili che dovremmo considerare tutti per il nostro bene e quello degli altri.
Giacomo Vitali