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Codex Seraphinianus: il libro più pazzo del mondo arriva a Milano

  • Francesca Martinelli
Martedì 13 maggio alle 17.30 il libro più strano del mondo, il Codex Seraphinianus, sarà oggetto di discussione con l’autore Luigi Serafini all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Luigi Serafini è un artista romani che si è dedicato all’architettura, alla scultura, al disegno, al design e alla pittura. Durante la sua vita ha incontrato molte figure di spicco di livello internazionale e collaborato a progetti di grande rilievo. Il legame dell’artista con Milano si può dire che abbia toccato l’apice tra il maggio e il giugno 2007, quando al PAC (Padiglione d’Arte Contemporanea) la sua “mostra ontologica”, dal titolo Luna-Pac Serafini, contò quasi 11.000 visitatori in poco più di 30 giorni.
 
Il Codex Seraphinianus è stato definito il libro più strano mai pubblicato e consta in un’opera d’arte grottesca e affascinante, che sembra uscire da un racconto di Borges o da un quadro di Escher, dando vita a un universo immaginario e surreale, descritto minuziosamente attraverso immagini visionarie e, paradossalmente, un alfabeto inesistente e illeggibile. Il Codex Seraphinianus somiglia all’enciclopedia di un mondo alieno, diviso in diverse sezioni dedicate, di volta in volta, a spiegarne la flora, la fauna, i costumi, le macchine, le scienze, i giochi, le architetture, eccetera.
 
Pubblicato per la prima volta da Franco Maria Ricci nel 1982, il Codex ha ottenuto negli ultimi trent’anni un notevole successo editoriale e culturale, diventando un libro di culto, apprezzato da diverse personalità: anche Italo Calvino scrisse per l’opera un saggio introduttivo dal titolo L’enciclopedia di un visionario, mentre Roland Barthes ne stava preparando una recensione rimasta incompiuta a causa dell’improvvisa scomparsa.
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Oggi il Codex è ritornato alla ribalta grazie alla nuova ristampa di Rizzoli e alla decisione di Serafini di permettere la pubblicazione delle pagine del suo libro su internet. Questa scelta ha comportato la diffusione virale delle immagini del libro, al punto che in tutto il mondo migliaia di blog e siti internet hanno cercato di interpretarne il significato o di decifrarne il codice alfabetico.
 
Eppure mai, prima d’ora, il dibattito sul Codex Seraphinianus era approdato in ambito accademico. Martedì 13 maggio, l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ospiterà il leggendario autore, Luigi Serafini, che dialogherà con due docenti dell’università, i professori Roberto Diodato (Estetica e Filosofia dell’Esperienza estetica) e Francesco Tedeschi (Storia dell’Arte Contemporanea). Il convegno, dal titolo “Codex Seraphinianus: una cura per l’immaginazione” è stato organizzato dal dottor Patrick Martinotta (nell’immagine accanto insieme a Serafini) e inserito all’interno del ciclo di incontri programmati dal gruppo studentesco apartitico “Unilab – Il cambiamento in Cattolica”. Durante l’incontro Serafini proporrà nuovi disegni e commenterà alcune pagine della nuova edizione dell’opera, aggiornata e ampliata, pubblicata da Rizzoli in due versioni, trade e deluxe.
 
L’evento sarà filmato e condiviso su internet per chi non potrà parteciparvi. Ma è un avvenimento da non perdere: un’occasione più unica che rara per entrare a contatto con una dimensione parallela.
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