Energetiche Rinnovabili: cosa sono
È del nostro tempo sentir parlare sempre più di “energie rinnovabili”, in termine più tecnico F.E.R., acronimo di Fonti Energetiche Rinnovabili. Esattamente di cosa si tratta? Quali sono queste energie?
Con il termine di Energie Rinnovabili s’intendono forme di energia che si rigenerano in tempi brevi, e di norma sono risorse naturali. Il termine energie non rinnovabili annoverano tutte quelle risorse attinenti a fonti fossili, come ad esempio il petrolio, il carbone eccetera che, rispetto alla altre, sono molto più inquinanti. Una risorsa rinnovabile si definisce anche “sostenibile”, ove il tasso di rigenerazione della medesima è uguale o superiore a quello di utilizzo.
Vediamo ora alcune di queste definizioni e le loro caratteristiche.
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Solare termico. Sono, per intenderci, quelli impianti che si vedono su molti tetti dei nostri edifici, che permettono di catturare l’energia solare trasformandola in calore, immagazzinarla e usarla per la produzione di acqua calda, per il riscaldamento o raffreddamento di ambienti. Si distinguono in tre categorie: a basse temperature, a medio grado di calore, a condizioni termiche oltre mille gradi, che trovano applicazione soprattutto a livello industriale.
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Solare fotovoltaico. L’irradiazione solare è convertita in energia elettrica, e questo è possibile grazie ai singoli pannelli composti di “cellule fotovoltaiche” che si comportano esattamente come semplici batterie. Normalmente questi impianti sono divisi in due grandi famiglie: impianti “ a isola” e impianti “ connessi in rete”. Il materiale usato per le celle fotovoltaiche è il Silicio, che origina il nome dalla Selce, ed è un importante elemento semiconduttore, usato nell’industria elettronica e informatica e dal costo piuttosto elevato.
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Energia eolica. È la conversione del vento in energia, solitamente grazie a aerogeneratori che, tramite mulini a vento, producono energia da meccanica a elettrica. Gli impianti possono essere di varie dimensioni. In Europa primeggiano Germania e Spagna, l’Italia ha una capacità eolica di soli 8.144 MW. Esiste anche la”mini eolica”, sono aerogeneratori di altezza più modesta, per una produzione di energia più contenuta.
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Energia Idroelettrica. Nel nostro paese ve ne sono molte di queste centrali, che ricavano l’energia dall’acqua incanalata in condotte forzate, trasformando così la sua energia, grazie al distributore e alla turbina, da meccanica in elettrica.
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Energia geotermica. È una forma di energia che utilizza le sorgenti di calore che provengono dal sottosuolo della Terra. Ovviamente questo tipo di energia è possibile solo in quei territori, dove vi sono fenomeni geotermici. In Italia sono diverse le regioni che permettono di sfruttare questa forma energetica. Va riconosciuto il merito all’italiano Piero Ginori Conti per aver sperimentato per primo un generatore geotermico.
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Energia da biomasse. Per biomassa s’intende un insieme di materiali organici che possono essere utilizzati direttamente come combustibile, in appositi impianti di conversione. Tre sono i criteri con cui si classificano le biomasse: biomassa fresca o secca, di origine vegetale o animale, con presenza di organismi morti o vivi al suo interno. Le centraline presenti sul nostro territorio sono normalmente a carattere di Fitomassa, ossia proveniente da piante, il conosciuto “ cippato”, che è legno ridotto in scaglie.
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Energia marina. Con questo termine s’intende l’energia racchiusa nei mari e negli oceani, soprattutto nelle loro onde. Sistemi a oggi sperimentati sono: energia delle correnti marine, delle maree, del moto ondoso.
Questi elencati sono alcune delle possibilità che oggi la scienza e la tecnologia mettono a disposizione dell’uomo per far fronte a un sistema ecologico più responsabile, sperando che i continui richiami alla necessità di salvaguardare il pianeta sia da tutti i governi preso in serissima considerazione.
Riferendoci a un impianto fotovoltaico per abitazione, è necessario fare i conti con l’aspetto economico, il prezzo medio di un impianto fotovoltaico oscilla tra i duemila e i quattromila euro, bisogna comunque tenere presente alcune variabili, come, ad esempio, la grandezza dell’impianto o il tipo di tecnologia richiesta. La sua manutenzione presenta costi molto bassi. Il consiglio per chi volesse adottare un simile impianto è di rivolgersi a ditte specializzate nel settore, le quali sono in grado di fornire tutte le informazioni necessarie.