Il modello gender: identità sessuale soggettiva
Questo paradigma culturale pretende dimostrare come i sostenitori della teoria del gender vogliano distinguere tra sesso e genere. Qual è la differenza? Il primo è il sesso con il quale ognuno di noi nasce, quindi un dato biologico, il secondo quello che vogliamo diventare, quindi un dato psicologico e socio-culturale. Con una prospettiva come questa seconda la differenza tra uomini e donne, l’essere maschio o femmina non è un dato oggettivo e reale, ma diviene un prodotto della cultura e della costruzione sociale dei ruoli.
Secondo questa teoria l’identità sessuale dell’individuo non viene stabilita dalla natura e dall’incontrovertibile, ossia che non si può mettere in dubbio per i suoi dati di fatto, dato biologico, ma unicamente dalla soggettiva percezione di ciascuno che si sentirà libero di assegnarsi il genere percepito dirigendo la propria sessualità secondo i propri istinti, le mutevoli pulsioni, il desiderio di nuove avventure, o altri eventuali motivi a volte molto seri perché legati alla sfera psichica. Se è il genere che stabilisce l’identità sessuale di un individuo, ossia non si è uomini o donne perché nati con ben precise identità fisiche, ma solo se uno/una si riconosce come tale, è evidente la volontà di disconoscere e annullare ciò che la natura ha stabilito. Le tradizionali e naturali categorie di maschi e femmine diventano categorie mentali superate, inadatte – secondo questa ideologia – a una mentalità aperta e moderna e che quindi vanno rimosse.
Ciò che non è accettabile è quando l’ideologia gender pretende di “decostruire”, ossia cancellare la natura e smantellare un sistema di pensiero considerato obsoleto e fuori del tempo.
Dal punto di vista storico la teoria del gender rappresenta il punto di arrivo di un lungo e complicato processo di rivoluzione culturale che ha radici multidisciplinari e remote, oggi portate ad essere, per qualcuno, una priorità universale e un imperativo etico dell’educazione globale, invadendo l’ambito politico, le scuole e le università, il mondo dell’arte, della musica, del cinema e della pubblicità.
Seguendo questa ideologia che vuole “decostruire” si può ben comprendere come vi siano forti spinte politiche e sociali per ottenere la legalizzazione del matrimonio omosessuale, tra l’altro una contraddizione nello stesso termine matrimonio, in quanto questi nasce dalla voce dotta latina “matrimōnium, da mātre(m)ossia madre. (e qui nasce un’altra pratica umiliante per una donna, ovvero quella della maternità surrogata con l’utero in affitto. Una umiliazione che vede una donna essere considerata un oggetto a proprio uso e consumo.
Altra voce è quella legata al reato di omofobia. Questo termine deriva dal greco e significa “paura dello stesso”, dove il termine “omo” è riferito come abbreviazione del termine omosessuale, mentre il termine “fobia”, che in termine clinico significa paura, perde questo significato e gli si attribuisce quello di avversione; è chiaro che si tratta di un nuovo neologismo, coniato dallo psicologo clinico Weinberg. Altra pretesa legata a questa ideologia è quella di abolire il termine Madre e Padre, e questo per distruggere il concetto di Famiglia e di autorità. Questa pretesa di rivoluzione ideologica porta come conseguenza anche una banalizzazione della Sessualità, ad esempio con una concessione abortiva più aperta, ad una diffusione sempre più vasta della pornografia e pedopornografia in quanto l’atto sessuale è banalizzato e ridotto unicamente a mero atto per soddisfare la propria voglia del momento.
È evidente che di fronte a queste pretese ideologiche non si può né si deve rimanere passivi e/o neutrali, ma una posizione va presa, senza ovviamente discriminare nessuno nel rispetto della persona e delle sue scelte, ma questo atteggiamento è evidente che deve essere reciproco, senza voler imporre ad altri la propria ideologia, e rispettando quelli che sono i diritti naturali e morali di chi non condivide il pensiero dell’altro. Proviamo a porci e a porre la domanda: dietro l’ideologia gender, cosa realmente si nasconde, cosa vogliono davvero ottenere? Quali poteri, economicamente forti, manovrano questa ideologia? È la risposta vera a queste domande che ci permetterà di capire realmente la questione e di agire di conseguenza.