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Insegnati con cariche pubbliche: problema assenze

  • Redazione MilanoFree.it

La questione degli insegnanti che ricoprono cariche pubbliche e che si assentano spesso dalla scuola rappresenta un problema serio per gli studenti, la scuola e l'intera comunità educativa. Non solo gli studenti possono soffrire a causa dell'assenza prolungata di un insegnante, ma anche la scuola ha enormi difficoltà a trovare un sostituto e a mantenere un certo livello di qualità dell'istruzione.

I docenti che hanno cariche pubbliche possono assentarsi da scuola grazie all'articolo 79 del D.Lgs. n. 267/2000 che recita: "Gli amministratori degli Enti Locali, lavoratori dipendenti, hanno diritto a fruire dei permessi dal servizio, retribuiti, per la partecipazione alle riunioni di Consigli, Giunte e Commissioni secondo quanto disciplinato dall'art. 79 del D. Lgs. 267/2000".

Inoltre, nel caso in cui i consigli comunali o provinciali si svolgano in orario serale, i predetti lavoratori hanno diritto di non riprendere il lavoro prima delle ore 8 del giorno successivo e quando le riunioni si protraggano oltre la mezzanotte (fattispecie molto diffusa), i docenti hanno diritto di assentarsi dal servizio per l’intera giornata successiva.scuola assenze docenti cariche pubbliche

Sindaci, presidenti e assessori regionali, provinciali e comunali

Per quanto riguarda i lavori di giunta o di organi esecutivi o di commissioni consiliari o circoscrizionali formalmente istituite, i membri di:

  • sindaco e/o presidente e assessori facenti parte di giunte comunali, provinciali, delle comunità montane, nonché i membri degli organi esecutivi dei consigli circoscrizionali, dei municipi, delle unioni di comuni e dei consorzi tra enti locali;
  • commissione circoscrizionali, consiliari o comunali;
  • conferenze dei capigruppo e degli organismi per le pari opportunità.

possono chiedere ore di permesso retribuito per partecipare alle riunioni, ivi compreso il tempo necessario per raggiungere il luogo di svolgimento e quello per tornare sul posto di lavoro e rientrare al posto di lavoro.

Se in qualsiasi posto di lavoro un dipendente può essere sostituito con un altro in caso di assenze per carica pubblica, nella scuola il problema è vissuto negativamente da famiglie e alunni. Gli insegnanti che ricoprono cariche pubbliche dovrebbero essere consapevoli delle loro responsabilità verso gli studenti e la scuola, e non utilizzare le loro posizioni per privilegiare gli impegni politiche. Purtroppo questo è solo uno dei numerosi problemi della scuola italiana. L'assenza prolungata dalla scuola non solo può causare problemi per gli studenti, che non ricevono la stessa attenzione e supporto che riceverebbero se l'insegnante fosse presente, ma anche può rappresentare un costo significativo per la scuola che è costretta a nominare un supplente cercando di coprire impegni politici che variano da settimana in settimana causando tante ore buche agli studenti.

Aspettativa per incarichi pubblici

Il docente con incarichi pubblici potrebbe chiedere anche l’aspettativa, come previsto dall’art. 81 del D.Lgs. n. 267/2000, prevedendo che i sindaci, i presidenti delle province, i presidenti dei consigli comunali e provinciali, i presidenti delle comunità montane e delle unioni di comuni, nonché i membri delle giunte di comuni e province, che siano lavoratori dipendenti possono essere collocati a richiesta in aspettativa non retribuita per tutto il periodo di espletamento del mandato. Inutile dire che gli insegnanti con ruolo di sindaci nei comuni e i membri delle giunte comunali prediligono l'opzione dell'aspettativa retribuita a copertura degli impegni politici.

Inoltre, gli insegnanti che ricoprono cariche pubbliche dovrebbero essere trasparenti e comunicare con la scuola e gli studenti per quanto riguarda le loro assenze e i piani per garantire che gli studenti ricevano la migliore istruzione possibile. Tuttavia, è importante notare che spesso questo non avviene e gli insegnanti utilizzano le loro posizioni per assentarsi senza alcun tipo di comunicazione o programmazione strutturata, causando un danno alla continuità didattica e all'apprendimento degli studenti.

L'istituzione scolastica dovrebbe avere delle regole e delle politiche in atto per gestire queste situazioni in modo che gli studenti non ne risentano e che la scuola non sia compromessa. "La nostra maestra di ruolo, - ci dice la mamma di Martina -, è sindaco del comune dove risiede e ogni settimana si assenta anche per 2 o 3 giorni, causando non pochi problemi organizzativi sia alla scuola che ai bambini. Capisco che chi ha un ruolo politico debba poterlo svolgere, ma sarebbe sicuramente più educativo che si prendesse un congedo dall'attività scolastica anziché gravare sul sistema e sulle famiglie."

Il papà di Matteo invece ci dice: "Gli insegnanti che ricoprono cariche pubbliche e che si assentano spesso dalla scuola mostrano una totale mancanza di rispetto verso gli studenti. Il loro comportamento è inaccettabile e dimostra una totale mancanza di impegno verso la loro professione."

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