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Istituto Alberghiero Amerigo Vespucci a rischio chiusura

Da più parti: studenti, genitori, docenti stanno lanciando a Milano alle sue autorità, alle sue istituzioni e a chi può prendere decisioni in questi ambiti, un urgente appello a riguardo l’Istituto Alberghiero Amerigo Vespucci che si trova in Via Valvassori Peroni 8, che  per far si che una risposta positiva  possa garantire e valorizzare la sua grande offerta formativa, che sino ad oggi è sempre stato in grado di dare, rappresentando una risorsa per la città di Milano e chi lo frequenta.

Questo appello viene fatto in quanto al suo interno si vede un enorme degrado sotto diversi punti di vista che comporta gravi ricadute su tutti gli utenti, professori e personale, con la grave realtà che certi spazi, aule, laboratori e palestre non si possono più utilizzare.

In buone condizioni non lo sono neanche le succursali dell’istituto, già da tempo  quella di Lambrate non è agibile in gran parte, le sue scale di collegamento non si possono usare ciò provoca gravi disagi per accedervi, la scala antincendio esterna non è in buone condizioni, essendo comunque l’unica utilizzabile, ma sempre con grossi rischi. Alcuni interventi da parte del Comune, essendo il fabbricato di sua proprietà, sono stati  fatti solo a tampone per emergenze..

Il suo interno si può dire che è agibile a rischio, pareti cadenti, servizi igienici non all’altezza di chiamarsi tali, manca il sistema d’allarme, e ci sono altri locali non agibili, oltre a danni strutturali risolvibili in lunghi tempi. Anche l’altra sede di largo Sereni ha problemi, mancanza di sistemi di sicurezza adeguati, barriere architettoniche non rimosse, spazi per didattica e palestra non agibili e altro ancora. In tutto questo un qualcosa  di buono c’è, infatti nonostante questa situazione non bella, gli insegnanti, chi lavora nella scuola e gli studenti hanno assorbito alla meglio questa situazioni e si sono impegnati, da una parte a continuare a dare un servizio scolastico di qualità e a frequentare ugualmente la scuola. Adesso però si è giunti ad un punto critico e con situazioni da risolvere urgentemente.

Inoltre si è avuta comunicazione che la Provincia ha deciso di chiudere da settembre la succursale di Largo Sereni, trasferendo le classi li presenti l’Istituto Molinari a Cimiano, in un luogo già occupato da un’altra scuola, che non ha laboratori adatti per chi studia all’Amerigo Vespucci. La proposta fatta alle autorità preposte, da tanti anni, è quella di fare in modo che il Vespucci abbia una sede unica. Di idee ce ne sono, il luogo più adatto proposto è in Via peroni 10. In proposito esiste già un progetto, il cui alto costo non ne ha permesso sino ad ora la realizzazione, l’idea  è quella di fare richiesta di uno stanziamento al Ministero. Quello che lascia tutti perplessi, anche la cittadinanza che ha i suoi figli in questa scuola, è come mai in dodici anni non si è riusciti a dare una sede dignitosa alla scuola, e per di più ad una scuola che ha da cinquant’anni una sua gloriosa storia, una grande competenza, validi insegnanti e ha formato validi professionisti in ambito enogastronomico e turistico.

Per di più sta arrivando l’Expo 2015, in cui il Vespucci può esserne un fiore all’occhiello nell’ambito insegnamento ed educativo, visibile a tutti, ma non è così, e in controtendenza a quanto si è auspicato, ci si è visti costretti, a non fare iscrivere 150 giovani nell’ultimo anno. Quanto è successo e sta succedendo lascia il futuro dell’Istituto Turistico Alberghiero Amerigo Vespucci incerto, ci si augura nel buon senso di tutti gli organi preposti, perche torni ad essere una scuola efficiente anche in ambito strutturale e nelle sue componenti.

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