Skip to main content

L'acqua del rubinetto di Milano è buonissima

vedovella milano foto cicalaL’acqua come risorsa essenziale per la vita e bene prezioso da salvaguardare è un tema tra i più dibattuti al giorno d’oggi. E lo è anche alla rassegna MilanoFilm Festival 2014 che si sta svolgendo in questi giorni.

Proprio all’acqua come risorsa essenziale ed elemento di socialità sono dedicati 13 docu-cortometraggi selezionati per la categoria “I 400 Sorsi” che vedranno la proiezione il 13 Settembre alle ore 11 al Teatro Strehler.

Sponsor del premio e della categoria, Metropolitana Milanese la società che dal 2003 gestisce il servizio idrico integrato della città di Milano e che oggi lancia una campagna a favore del consumo dell’acqua di rubinetto.

Innanzitutto un po’ di dati:

La rete di distribuzione idrica milanese ha una lunghezza complessiva di circa 2.295 km, la stessa distanza che separa Milano da Il Cairo, e preleva totalmente le sue acque dalla falda acquifera sotto la città, utilizzando 28 stazioni di pompaggio e 400 pozzi. La portata annua ha un totale di 230 milioni di metri cubi di acqua potabile.

Ci sono diverse valide ragioni per dimenticarsi di bottiglie e bottigliette del supermercato e iniziare a riempire il proprio bicchiere con l’acqua che arriva direttamente ai nostri lavandini.

Le maggiori garanzie arrivano dai rigidi controlli a cui viene sottoposta l’acqua distribuita da parte dell’Asl e di Metropolitana Milanese stessa ripetuti trimestralmente.

I dati di questi controlli, raccolti in quella che è stata soprannominata “La carta d’identità dell’acqua di Milano” testimoniano dei parametri abbondantemente all’interno dei limiti di legge e di possono comodamente consultare sul sito della società: metropolitanamilanese.it/pub/page/it/MM/qualita_acqua.

L’acqua del nostro territorio è sana, classificabile per livelli di sali, quasi come oligominerale, e, come spiegano i volantini distribuiti ai vari chiostri informativi, non è affatto responsabile, coi suoi scarsi residui di calcare, di patologie come i calcoli renali.

Non essendo mai stoccata in magazzini e esposta a condizioni ambientali di luce e calore che ne possono cambiare le caratteristiche organolettiche, cioè l'insieme delle sue caratteristiche fisiche e chimiche percepite dagli organi di senso, è fresca.

Inoltre porta ad un notevole vantaggio economico, 1000 litri di acqua del rubinetto costano solamente 60 centesimi, e ambientale, portando al risparmio di plastica, 100 mila le tonnellate prodotte dalla nostra città da smaltire ogni anno, e di emissioni di agenti inquinanti, evitando il trasporto su gomma.

Insomma, come riporta il testo della campagna  “l’acqua del rubinetto di Milano fa bene alla salute, fa risparmiare e aiuta a rispettare l’ambiente!”

Pin It