La bellezza esteriore è un chiodo fisso delle nuove generazioni
In una società come la nostra, sempre in perfetta armonia con i più bei modelli snelli e attraenti e con indossatrici che si permettono il lusso di sfoggiare abiti taglia 42, l'estetica la fa da padrona. Ma non è solo l'estetica che conta, per essere considerati tra i migliori, perché un corpo ben fatto e curato, agile e bello, non basta per essere annoverati tra le persone che meritano di più, altrimenti nuoteremmo nella materialità più disastrosa. Ci vuole coraggio, entusiasmo, solarità, intelligenza e bravura nel fare ciò che si ama fare con passione e volontà.
Purtroppo la concezione della bellezza diffusa tra le nuove generazioni è costituita da parole che riguardano la perfezione fisica, fino ad arrivare agli eccessi. I termini che fanno impazzire i giovani d'oggi, sono: fisico da macho, fisico bomba, fisico da fotomodella, bellezza statuaria, vita piccola, fianchi da bambola, gambe lunghe, corpo da dea, fata, ecc. Frasi che a volte creano invidie e delusioni nell'animo di chi non possiede un corpo perfetto o che ha qualche difettuccio di poco conto, ma che potrebbe essere ingigantito a causa di stereotipi senza nei.
L'eccessiva voglia di apparire perfetti stimola continuamente la mente degli adolescenti, conducendoli spesso al bivio del pericolo, perchè si espongono troppo oltre e rischiano di perdere la loro vera identità, a favore di una nuova immagine costruita tutta sulla perfezione fisica. Quest'ultima viene vissuta come una meta importantissima da raggiungere, a costo di grandi sacrifici, rinunce e abusi di ogni genere, pur di ottenere un "fisico da sballo", come direbbe una quindicenne di oggi.
Ci si ritrova così, a fare i conti con malattie che hanno un'origine psicologica e che danneggiano la salute di coloro che per fragilità o per eccessiva sensibilità, hanno fallito nel raggiungimento della meta ambita. L'anoressia la bulimia sono tra le malattie odierne più pericolose, che intrappolano le menti più ambiziose e desiderose della bellezza esteriore. Ricordiamoci che siamo esseri umani che possiedono 5 sensi, tra i quali il tatto e il gusto, che ci creano il giusto ed equilibrato approccio col cibo. Quando vediamo un bel frutto e ne sentiamo il profumo, siamo subito stimolati dal desiderio di assaggiarlo e gustarlo, non bisogna privarsene nè farne abuso, ma semplicemete gustare con la piacevole consapevolezza del bello e del buono.
Quando invece trasferiamo i nostri fallimenti, le nostre ansie, le nostre frustrazioni, delusioni e vuoti morali, sul cibo, subiamo le conseguenze negative di un comportamento squilibrato e disordinato, che a lungo andare peggiorerà e ci provocherà seri problemi di salute fisica e psicologica. Affrontare i problemi con parole, esprimendo ciò che non va e cercando di risolvere le varie questioni che ci disturbano, dicendo con chiarezza ciò che vogliamo o ciò che ci ferisce, ci aiuta a combattere le ostilità che incombono nella nostra vita, rendendola difficile da gestire e controllare.
Un must categorico dev'essere : "Fuori tutto!" senza offuscamenti e introversioni, ma solo con estrema spontaneità, sostenuti dalla convinzione che gli altri ci comprendono, se dimostriamo sincerità.