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La Crisi Sanitaria in Italia: un priviliegio la cura?

Assistiamo a un crescente squilibrio nel sistema sanitario italiano, che sta lentamente virando verso un modello all'americana, dove solo chi può permettersi assicurazioni sanitarie private ha accesso a cure adeguate. Un tempo, la divisione apparente tra il nord industrializzato e avanzato e il meridione più arretrato, sembrava segnare una differenza nel servizio sanitario. Oggi, purtroppo, i problemi sono equamente distribuiti in tutto il paese.medico ospedale pix

Il Caso Piemonte: Riflessioni e Consequenze

Una chiara dimostrazione della crisi sanitaria la troviamo in Piemonte, regione nota per la sua economia avanzata. L'inefficienza del sistema sanitario locale ha effetti collaterali anche sulle regioni confinanti come la Lombardia, a causa delle lunghe liste d'attesa che costringono i cittadini, in particolare quelli delle province di Novara e VCO, a cercare prestazioni sanitarie altrove.

Manifestazione per la Salute a Torino

Il 26 maggio, l'attuale situazione ha spinto sindacati, associazioni e semplici cittadini a scendere in piazza a Torino, rivendicando il diritto costituzionale alla salute. Tra loro, infermieri, medici, operatori sanitari e pensionati che, a causa di stipendi esigui, sono costretti a rinunciare alle cure mediche.

Gli Eroi Silenziosi del Sistema Sanitario

Nonostante le difficoltà, il sistema sanitario continua a funzionare grazie all'impegno di numerosi professionisti del settore. Questi operatori sanitari lavorano duramente nonostante le condizioni spesso avverse, dimostrando la propria resilienza di fronte a una situazione sanitaria in costante difficoltà.

L'Intramoenia: Una Tendenza Preoccupante

Una tendenza in crescita riguarda l'intramoenia, dove medici diventano liberi professionisti, arricchendo le casse delle aziende ospedaliere private. Questa situazione è fonte di frustrazione per molti cittadini, stanchi di un sistema sanitario sempre più focalizzato sul profitto a discapito del benessere dei pazienti.

Parole dalla Piazza: Infermiere Giuseppe Summia

Giuseppe Summia, infermiere e membro dell'associazione Nursind, ha espresso il suo dissenso durante la manifestazione. Ha sottolineato la mancanza di personale infermieristico, le ore di straordinario non retribuite e le giornate di ferie non godute. Ha anche sottolineato il declino del numero di posti letto, l'esternalizzazione dei servizi sanitari, e la saturazione dei servizi di emergenza.

"La sanità è un diritto di tutti e non può essere negata a nessuno," ha dichiarato Summia, facendo eco alle richieste di un'azione decisiva per risolvere la crisi sanitaria in Piemonte e in tutta Italia.

La crisi sanitaria in Italia richiede un'azione immediata. Il diritto alla salute non dovrebbe essere un privilegio, ma un diritto garantito a tutti, indipendentemente dalla capacità economica. È tempo che i decisori politici prestino attenzione alla voce del popolo e dei professionisti della sanità, lavorando insieme per un futuro sanitario più equo e sostenibile.

 

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