Milano, bimbo di 5 anni regala risparmi al medico che ha salvato sua madre
Un bellissimo gesto quello di un bimbo di appena 5 anni che offre i propri risparmi al medico che ha curato la madre malata di cancro: il bimbo ha devoluto tutti i suoi soldini per la ricerca scientifica.
Il piccolo Giovanni e i risparmi per la ricerca
Il dottor Pietro Caldarella, oncologo della IEO di Milano, ha pubblicato su Facebook un post in cui racconta il gesto di Giovanni, il bimbo di 5 anni che con gratitudine ha voluto donare i propri soldini per aiutare la ricerca scientifica nella lotta contro il cancro.
Colpita da un tumore al seno, la madre del bambino è stata operata l'anno scorso e poi ha dovuto affrontare la chemioterapia. Quest'anno per la visita di controllo si è fatta accompagnare dal marito e dal figlio.
Il post su Facebook e il racconto del dottore
Il piccolo ha consegnato allo specialista dell'Istituto Europeo di Oncologia una bustina con un biglietto da lui scritto in stampatello e ha detto semplicemente: "Sono per la ricerca". Sul post pubblicato il 27 marzo dal dottore - e che ha raccolto oltre cinque mila "Mi Piace" in 10 giorni - si può vedere il dono del piccolo e leggere le sue parole: "Caro Cadarella... da Giovanni".
Mentre questo è il commento del medico accanto all'immagine pubblicata: "Stamattina il figlio di una mia paziente di 5 anni mi ha dato questo biglietto per ringraziarmi delle cure alla sua mamma e dentro c’erano i suoi risparmi che ha voluto donarmi per la ricerca sul cancro ...mi veniva da piangere !!!! — onorato presso IEO Istituto Europeo di Oncologia."
Il dottore Caldarella
Intervistato da Repubblica, il signor Caldarella spiega la rincuorante esperienza che ha vissuto: "La busta pesava e ho capito che non avrei trovato solo una letterina" e racconta di essersi sentito commosso per un momento e in imbarazzo e poi di aver risposto al bimbo con questa frase: "Sei un ometto".
Sul giornale si legge anche un pensiero del dottore, un pensiero di speranza che ha attraversato la mente di molte delle persone che hanno apprezzato la vicenda: "Sono 20 anni che faccio il chirurgo. Di storie tristi ne ho viste tante. Ma questo gesto in particolare mi ha commosso. Sono pochi spiccioli, ma il bello è vedere in questi bambini il nostro futuro, fatto di gesti semplici".
E possiamo aggiungere che entrambi i comportamenti - quello del bambino e quello del dottore - parlano di condivisione, di collaborazione e di umanità e di tutto ciò abbiamo immenso bisogno.
(Milano, 7 aprile 2018)