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Milano, città dei single

Single si nasce, non si diventa.

Pare che a Milano non essere fidanzati stia diventando un must sociale. La città si sta rapidamente trasformando in un luogo in cui la "singletudine" diventa virtù e vizio.

Essere senza partner non è più motivo di tristezza e solitudine, anzi, soltanto chi ama la sua condizione di scapolo-nubile, quella che garantisce la libertà assoluta, può assaporare appieno la totale indipendenza.

Questo fenomeno sociale in rapidissima crescita parla da solo; i dati diffusi dall’Anagrafe del comune, fotografano la realtà meglio di tante parole: il 45% dei nuclei familiari residenti nel capoluogo lombardo è composto da un’unica persona. E se il 45% dei cittadini milanesi vive da solo, un motivo ci sarà.

E pare che non ce ne sia soltanto uno!

Prima di tutto i locali, pilastri portanti della night life milanese, hanno da sempre un occhio di riguardo per i single, organizzando serate esclusive, che spaziano dal Just Cavalli allo Shanghai, dallo Shu al the Beach, fino ad arrivare al LoolaPalosa, l’Hollywood ed il Toqueville, situato nella zona “hot”, dove gravita il glamour con la G maiuscola. Sarà forse un caso che i celibi più incalliti si trasferiscono per vivere proprio qui, nel nuovo triangolo delle Bermuda, formatosi tra Brera, Garibaldi e Corso Como?

E’ solo un’ulteriore prova che i single si che sanno come trattarsi bene!

Un’altra la si può dedurre dinnanzi ad una foto, vista recentemente, che ritrae un uomo di fronte al reparto latticini del supermercato. Anche questo dettaglio ha un senso logico, anche se a prima vista può sfuggire, ma pensandoci bene, se vivi solo puoi mangiare tutto il formaggio che vuoi, incurante dei possibili effetti collaterali sull’intestino.

Lo step successivo viene da sè, basta dare una rapida occhiata ai dati pervenuti dagli ultimi sondaggi.

“Chi vive da solo spende in media 335 euro al mese in cibi e bevande, contro i 185 a persona spesi in un nucleo famigliare di tre componenti”.

I single hanno indubbiamente bisogno di beni di cui le famiglie non necessitano, come una riserva di Vodka, Whisky e Coca light, sushi, sigarette, aspirine, preservativi e batterie. Non saranno dunque questi dati a stupirci, se calcoliamo che in media, una famiglia si accontenta di una buona pastasciutta e una bottiglia d’acqua.

Ma quale saranno, alla fine dei conti, le vere motivazioni che hanno permesso la trasformazione di Milano nella nuova Sex and the City?

Prima di tutto è scientificamente dimostrato che, quando una persona ha di fronte a se troppe opzioni, non è mai soddisfatta, in quanto ha paura di perdersi qualcosa. E a Milano cosa manca? C’è tutto, dai noodles ipocalorici di Chinatown, all’MDMA di Romolo passando per i modelli all’Hollywood… Chi riuscirebbe ad accontentarsi?

Inoltre a Milano non c’è spazio per l’amore. La rivalità ha la meglio sui sentimenti; sono tutti troppo impegnati a competere per gli stage, le maglie Versace, per H&M e le liste dei locali. Di norma una donna teme di essere lasciata per una ragazza più giovane, ma con le milanesi vale anche la minaccia dell’abbandono a favore dell’open bar. Niente di cui si debba andar fieri.

Il capoluogo lombardo appare quindi la location ideale per ogni single, sempre pronta ad accogliere a braccia aperte chi è free nel cuore.

Leggenda vuole che, dalla sua inaugurazione ad oggi, Esselunga di Viale Papiniano sia un gettonatissimo punto d’incontro per single in cerca di “colleghi”; per questo motivo, sempre impeccabili nell’outfit e nel trucco&parrucco, tra le corsie dei surgelati, e nel reparto latticini. Per riconoscersi tra di loro, molti portano al polso il braccialetto verde, distribuito ai “Single’s Party di Maison du Parc in Sempione, anche se il più delle volte è sufficiente un gioco di sguardi “smaliziato” per individuarsi vicendevolmente.

Ma la nuova Sex and the City ha davvero pensato a tutto e a tutti; per coloro che preferiscono sudate meno hot, e sono dei fanatici dello sport all’aria aperta, c’è anche la maratona “StraSingle”, che è perfetta per rincorrere l’anima gemella.

Dicono che se ami qualcuno devi lasciarlo libero di andare, e se torna, sai che sarà tuo per sempre.

Io dico che se ami qualcuno devi mandarlo a prendere due drink durante una festa della moda a Milano. Se torna con entrambi, lasciate immediatamente la città. È quello giusto.

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