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Suor Maria Laura: una martire della carità cristiana

suora pixQuando successe il fatto ricordo che rimasi molto colpito, uccidere una donna per motivi orrendi che giovanissime ragazzine avevano progettato con l'inganno, mi aveva davvero impressionato.

Mi riferisco a Teresina Elsa Mainetti, più nota come suor Maria Laura, di cui vado, anche se pur brevemente, a raccontare la sua storia e i tragici fatti.

Sono trascorsi vent'anni, eravamo in pieno Giubileo, in quel di Chiavenna in provincia di Sondrio. Questi i fatti: tre giovani ragazze avevano organizzato un piano per uccidere, in onore di satana, suor Maria Laura. Una delle tre ragazze, sotto falso nome, contattò al telefono la suora dicendole di essere incinta in quanto aveva subito una violenza e di essere costretta ad abortire. La religiosa, che era anche la superiora del convento delle Figlie della Croce di Chiavenna, si era offerta di incontrarla, offrendole ospitalità per tutto il tempo necessario, almeno sino alla nascita del bambino/a.

Il primo incontro non si realizzò, tuttavia la sera del 6 giugno si riebbe il contatto e la suora, preoccupata per la giovane e la creatura che portava in grembo, decise di raggiungerla nel luogo stabilito, anche se le 22 era un orario un po' insolito, però, data la grave situazione l'avrebbe portata in convento.

Giunta sul luogo dell'appuntamento, per altro un vicolo piuttosto buio, venne colpita alla testa e tramortita. Cadendo in ginocchio chiese pietà, promettendo loro che non le avrebbe denunciate, ma le ragazze l'apostrofavano con insulti a cui seguirono diciannove coltellate.

La suora riuscì a dire "Signore perdonale" prima di spirare. Successivamente interrogate le tre ragazze dissero che le coltellate dovevano essere diciotto, sei a testa, per realizzare il numero apocalittico della bestia del 6-6-6. Sul luogo del delitto furono ritrovati simboli satanici, così come nel diario delle tre sciagurate, assidue ascoltatrici di Marilyn Manson e che si erano già macchiate di atti vandalici contro la Chiesa. Le tre ragazze sono state condannate al carcere e poi in comunità di recupero, poi, libere, hanno cambiato nome e cognome e si sono rifatte una vita. Speriamo si siano ravvedute del male compiuto.

Questi tragici eventi hanno portato la chiesa al riconoscimento del martirio di suor Maria Laura che sarà presto proclamata beata. La sua Carità, intesa come amore disinteressato verso il prossimo bisognoso, è frutto di una vita intessuta interamente dell'amore per Dio alla luce della Croce di Cristo.

È stata assassinata per odio contro la Fede cristiana. Essa vedeva in particolare nei giovani della società contemporanea i più poveri tra i poveri perché facilmente influenzabili e deboli contro le ideologie che allontanano da Dio, dai sacramenti, dalla Chiesa, e che portano, troppo spesso, alla sofferenza e alla tristezza della propria esistenza.

Questa donna è stata certamente una eroina, nella semplicità, senza clamore. Perché? Perché solo per amore ha donato se stessa e il suo tempo, e per questo è stata uccisa.

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