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Torre Libeskind, il terzo grattacielo milanese

torre libeskindDopo anni di voci e continue smentite è ufficiale: da domani inizieranno a Milano i lavori di costruzione del nuovo grattacielo firmato da Daniel Libeskind, architetto statunitense tra i principali esponenti del decostruttivismo, una corrente architettonica promotrice di edifici dalle geometrie instabili.

La Torre Libeskind sarà il terzo grattacielo dell’area Citylife, già ribattezzato come il “Curvo”, proprio a causa della sua caratteristica forma, più volte oggetto di ammirazione ma anche di critiche nel corso degli ultimi anni.
Questa sera verrà posata simbolicamente la prima pietra, in attesa dell’inizio ufficiale dei lavori previsti per la mattinata di domani.

Con un progetto che include 28 piani distribuiti in ben 172 metri di altezza, la Torre Libeskind andrà ad affiancare gli altri grattacieli già presenti nell'area, di cui la Torre Isozaki resta al momento la più alta con i suoi 202 metri di altezza mentre la Torre Zaha Hadid dedicata alla prima donna premio Pritzker nel 2004, scomparsa a Miami lo scorso marzo, intanto ha già toccato la quota dei 170 metri.
La fine dei lavori per il nuovo grattacielo è prevista negli ultimi mesi del 2018.
Il cantiere preliminare aveva preso il via lo scorso novembre, ma solo a partire da domani i costruttori inizieranno a salire in quota.
Nel corso degli anni il progetto della Torre Libeskind ha subito numerosi rimaneggiamenti, soprattutto a causa delle contestazioni ricevute rispetto al disegno iniziale.
Lo stesso Silvio Berlusconi aveva infatti provocatoriamente commentato: “ho visto progetti di grattacieli elaborati da architetti stranieri, storti e sbilenchi, in totale contrasto con il contesto milanese. Spero non sia questa l'idea moderna di Milano, altrimenti la protesta sorgerà spontanea e giusta. E io mi metterò alla testa di questa protesta”.

Secondo le ultime indiscrezioni provenienti da Citylife, il progetto attuale prevede infatti una forma architettonica molto meno curva rispetto a quella iniziale soprattutto per questioni legate all'ottimizzazione degli spazi interni.
Al momento non è stato ancora reso noto nulla in merito a chi andrà ad occupare il nuovissimo edificio, ma le voci più insistenti già vedono in pole position Banca Intesa.

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