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Dj Get Far Fargetta ospite al Wincity di Milano giovedì 13 luglio per una serata dance speciale

Ultimo appuntamento al Wincity di Milano Diaz prima delle ferie con una serata all'insegna della dance e del puro divertimento.

Giovedì 13 luglio alle ore 20.00 sarà ospite lo storico e affermato dj nazionale Get Far, all’anagrafe Mario Fargetta, nonché produttore discografico e regista radiofonico.

Dal 1992 ad oggi ha prodotto oltre 50 hit. Dal 1988 ha lavorato al fianco di Albertino al Deejay Time e la Deejay Parade su Radio DeeJay con la quale ha collaborato fino al 2010, tornando nel  2015 con il  programma Albertino Everyday e dal gennaio 2016 nella storica classifica dance della radio, la Deejay Parade.fargetta1

Ha partecipato a Sanremo 2012 come ospite, dirigendo l’esecuzione del brano, remixato in versione dance “Respirare” cantata da Loredana Bertè e Gigi D’Alessio.

Dal 2019 è approdato nella nuova Radiom2o con la squadra di Albertino Everyday in onda attualmente con risultati straordinari negli ascolti.

Oggi il maestro Dj Get Far Fargetta, ci porta nel mondo della dance per capire l’evoluzione degli ultimi anni e le nuove tendenze.

Cosa porterai al Wincity di Milano per il 13 luglio?

Ne mio Dj Set cercherò di far ballare tutti, cercando di far divertire e coinvolgere il pubblico presente con la mia musica.  Proporrò il sound attuale anche con riferimenti alle hit degli anni ‘ 90 perché quel periodo è stato un decennio irripetibile della musica dance.

Perché ad un certo punto la dance anni ‘90 è finita? Questi cambi di sonorità dipendono dalle case discografiche o sono i dj che vogliono fare qualcosa diverso?

Credo che sia il normale cambiamento negli anni della musica che si evolve. In quel periodo l’Italia è stata protagonista nel mondo perché tanti brani prodotti in Italia sono diventati dei successi mondiali.

Quel periodo è finito, come avviene per tutte le cose. Oggi la musica è cambiata con un’evoluzione soprattutto nei suoni.

Quindi non ci sono dei responsabili di questo cambio?

Non ci sono dei responsabili che hanno determinato questo cambiamento ma semplicemente perché non sono più arrivate delle hit che hanno inciso in maniera importante.

Sulle pagine social c’è una richiesta della musica di quegli anni e in giro c’è uno spettacolo “voglio tornare agli anni 90” che sta facendo diverse tappe in Italia.  Sono i ragazzi figli di quel periodo, che cercano di rivivere quel periodo oppure c'è una nuova domanda di musica anni ‘90?

Questo tipo di spettacoli esiste da parecchi anni evidentemente il format con quella musica funziona. Noi abbiano il nostro show e cioè il Deejay Time che portiamo in giro ed è proprio come un concerto con migliaia e migliaia di persone che si divertono sicuramente con i Dj più credibili per quel tipo di musica. Saremo in giro per l’Italia tra luglio ed gosto e poi con grande piacere saremo al Circo Massimo di Roma il 2 Settembre per aprire il concerto di Max Pezzali.fargetta2

Nella classica dei pezzi di giugno 2023 ci sono hit (con milioni di visualizzazioni) come Dua Lipa – Dance The Night, Purple Disco Machine, Kungs – Substitution; Calvin Harris, Ellie Goulding – Miracle; the Blessed Madonna - Shades Of Love (ft. The Joy) e David Guetta, Anne-Marie, Coi Leray (per citarne alcuni).

La musica dance attuale viene “passata” solo nel disco, nelle radio che fanno dance e nei circuiti social.

30 anni fa, il Festivalbar e il carattere commerciale rendevano la musica dance più fruibile secondo te? 

Diciamo che in quel periodo noi,  con il  Deejay Time appunto  “dettavamo” legge perché ogni brano che spingevamo diventava hit da classifica di conseguenza anche Festivalbar invitava gli artisti di successo confermando ancora di più la traccia e l’artista. Oggi la musica viene sempre passata dalle radio che nel frattempo si sono moltiplicate grazie al web e ovviamente anche dalle discoteche dove probabilmente trova la loro consacrazione.

Le dance 90 si è evoluta in diverse fasi: l’italohouse, la tecno, l’eurodance, le progressive, happy mood house commerciale, ecc. Adesso qual è genere di musica di tendenza a livello di dance, hi pop, ritmo latino, reggaeton, tecno moderna o altro?

Oggi non esiste più un genere, possiamo però trovare diversi dj mondiali che fanno il loro genere riconosciuto in tutto il mondo con il giusto successo.

Le hit sono hit e possono essere di qualsiasi genere proprio da quelli che hai citato come genere. L’importante  è che ci sia un’idea nuova e anche una bella canzone.

Come è cambiato il modo di mixare nel corso del tempo? Con l’avvento della tecnologia i dj sono diventati degli informatici tra programmi e internet. Cosa è rimasto di manuale/artigiano?

Oggi con i nuovi strumenti a disposizione diciamo che è diventato sempre più facile mixare ma non bisogna dimenticarsi che bisogna far ballare il pubblico in pista. Non rimpiango i piatti perché comunque pure io mi devo evolvere e gli strumenti di oggi di danno tante possibilità ma devo ammettere che il vinile rimane nel cuore.

Come si fa oggi a diventare dj e come è cambiato questo “mestiere”?

Occorre cultura musicale e poi la pratica e ovviamente tanta passione.

L’uso appunto di componenti e nuove strumentazioni ti permette di perfezionare la tecnica.

I ragazzi di oggi sembrano molto più arrabbiati e ascoltano tanto trap/rap. Hai questa sensazione in discoteca o in generale?

Per quello che vedo io no.  Ma ammetto che i ragazzini seguono i loro idoli e i testi di questi non rappresentano un insegnamento condivisibile.  Dopo la pandemia vedo i ragazzi meno sereni.

La pandemia è alle spalle. Il mondo della dance ha ripreso a lavorare bene?

Quest’anno è ripartito tutto e siamo tutti contenti lavorano tanti gruppi, band e dj. Questo è molto bello.

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