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Eventi al buio a Milano per riscoprire la bellezza degli altri sensi

Un giorno, durante l'ora di punta, il pianista jazz americano George Shearing (che era cieco dalla nascita) si trovò ad un incrocio affollato di Manhattan, in attesa che qualcuno lo aiutasse ad attraversare la strada. Dopo aver aspettato un po' di tempo, finalmente si sentì picchiettare sulla spalla. Sfortunatamente era un altro cieco, che aveva anch'egli bisogno di attraversare. Cosa fece Shearing? 'Cosa potevo fare? - ricordò successivamente ridendo Shearing. - Lo aiutai ad attraversare - e fu il momento più emozionante della mia vita ” .dialogo buio foto

Vi siete mai chiesti cosa provereste se all’improvviso nel vostro mondo piombasse il buio? Gli altri sensi si risveglierebbero: l’udito esplorerebbe lo spazio, il tatto coglierebbe la forma degli oggetti, olfatto e gusto si unirebbero per regalarvi un mosaico percettivo di grande intensità. Inizierete a capire le difficoltà che incontrano i non vedenti ma anche scoprirete punti di forza che non sapevate nemmeno di avere.

E forse in quel buio, giorno dopo giorno, troverete la vostra idea di luce.

“Dialogo nel buio” è una mostra-percorso che vale la pena visitare con i bambini.

Da sempre il contatto con l'oscurità spaventa i piccoli, e anche più di un adulto, sicuramente per l'emergere di paure ancestrali, ma anche perché è una situazione che ormai sperimentiamo davvero poco.

Ci siamo abituati a considerare normale l'inquinamento luminoso delle nostre città mentre ci appare strano un elemento naturale come il buio, con il quale familiarizziamo poco. Visitare questa mostra ci farà ricoprire il contatto con il buio per imparare ad ascoltare meglio le sensazioni e le informazioni che gli altri sensi ci mandano, senza affidare alla sola vista la guida della nostra vita.

La mostra, ormai permanente, si trova all'Istituto dei Ciechi, in via Vivaio 7 a Milano.

Dalla prima edizione a Francoforte nel 1988, "Dialogo nel buio" è stato ospitato in cento città in 17 paesi del mondo, in Europa, Canada, Israele, Messico, Giappone e Brasile. Più di 4 milioni di persone si sono lasciate condurre nel buio assoluto da oltre 4000 guide non vedenti, alla scoperta di ambienti scenografati realisticamente: il giardino, il mare, la città...

Vedendo oltre.

Lo sguardo. la vista, il contatto visivo e la comunicazione non verbale in genere sono segni importanti in uno spazio strutturato di relazione, elementi fondamentali che inviano messaggi densi di significati nel “qui e ora”, ma occorre affinare la capacità con cui vedere al di là di quello che la vista può osservare. Occorre allenare gli occhi del cuore, delle emozioni,  dello spirito.

Vedendo oltre gli occhi. All’interno della mostra l’olfatto percepisce subito gli odori di piante, materiali, suppellettili. Una voce amica vi accompagna lungo un sentiero immaginario. Nel buio anche il caffè ha un altro sapore, una margherita un altro profumo. La passeggiata all’interno della mostra si svolge in maniera molto intima in gruppi da 8 persone.

Delle guide non vedenti vi condurranno lungo un percorso in cui avrete modo di cambiare completamente la prospettiva con cui fate le cose più normali, come una camminata o bere un caffè. Queste cose di solito sono scontate, le farete con il buio intorno. È qualcosa di inimmaginabile se non si prova direttamente. Alla fine del percorso ne uscirete arricchiti, scossi, con un’altra concezione delle cose, della vita in generale.

Imparerete che per “vedere” lontano non è necessaria per forza la vista.

Impossibile restare indifferenti ad una avventura del genere.

CENA AL BUIO

L’esperienza “Dialogo nel buio” offre anche la possibilità di fare una cena all’oscurità. Sarete avvolti da profumi delle pietanze che colpiranno i vostri sensi. In un ambiente completamente oscurato, immersi in un'atmosfera piacevole e stimolante, sarete invitati dal personale specializzato non vedente a scoprire i sapori e la genuinità delle portate attraverso gusto e odorato: il menù non verrà infatti svelato per godere meglio il momento della cena. Dovrete poi affidarvi al tatto per una migliore percezione dello spazio intorno e offrire all'ascolto il giusto tempo e una viva attenzione, conversando con gli altri partecipanti senza poterli guardare negli occhi. Durante la serata non mancheranno attività da svolgere insieme, e soprattutto le testimonianze e gli aneddoti del personale di sala che vi introdurrà, con ironia, alla delicata tematica della disabilità visiva. Per partecipare a questo evento è necessario il numero minimo di 20 partecipanti.

In un'epoca dominata dalle immagini sperimenterete come la percezione della realtà e la comunicazione possano essere molto più profonde e intense in assenza di luce.

Questa mostra "Dialogo nel Buio", non è una simulazione della cecità, ma l’invito ad un’esperienza da non perdere per scoprire che la vita anche per chi non vede non è vuota né triste. È, per alcuni aspetti, semplicemente diversa.

Una situazione simile la si può sperimentare anche in alcuni ristoranti in tutto il mondo del gruppo “Dans le Noir”, dove si mangia nel buio più completo guidati da non vedenti.

Veri e propri workshop sensoriali in cui si sperimentano i gusti dei cibi e dei vini senza sapere ciò che si mangia e si beve. Solo alla fine si avranno le risposte ai tanti interrogativi che naturalmente vengono alla mente sotto gli stimoli sensoriali.

I ristoranti di Dans le Noir si trovano in 8 Paesi e 13 città, ristoranti insoliti, spazi sensoriali unici, che propongono esperienze originali e conviviali piene di significato. Il primo Dans le noir? Aprì le porte nel 2004 a Parigi e da allora si è diffuso in città come Barcellona, Londra, San Pietroburgo, Auckland o Nantes fino ad approdare a Madrid nel 2017. Sfortunatamente non esiste ancora in Italia, ma potrebbe arrivarci presto.

Nel mese di maggio questa eperienza di pasto al buio è stata organizzata anche dall’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione di Torino in collaborazione con la cooperativa Abilnova di Trento. L’iniziativa chiamata “Dark on the road” è stata organizzata allestendo, all’interno di un grande camion completamente oscurato, un bar dove sono state servite le consumazioni.

Tutto rigorosamente al buio. I camerieri erano persone cieche e ipovedenti.

Un caffè al buio per scoprire che è possibile concedersi una pausa, seppur di pochi minuti, dalla nostra realtà per condividere l’esperienza quotidiana delle persone con disabilità visiva, intuendone le fatiche, ma anche le insospettabili risorse.cieca

CONCERTI AL BUIO

Un’altra idea che sta prendendo piede è quella di organizzare concerti al buio. Nell’era dell’immagine, la stragrande maggioranza delle informazioni passa attraverso il canale visivo. Ma tra note profonde possono nascere riflessioni sull’accessibilità, sulle possibilità di accesso allo studio e al lavoro, sulle tante barriere sensoriali e culturali che ancora complicano la vita di chi non vede. Il concerto al buio è un’esperienza sensoriale unica al mondo.

Blind Date – Concerto al buio, è per esempio un format ideato dal pianista e compositore Cesare Picco

Una morbida luce accoglie il pubblico, le luci pian piano calano fino a raggiungere il buio più totale. La capacità comunicativa della musica, unita al viaggio sensoriale nel buio assoluto, fanno di questo concerto un evento unico. Ascoltare in questo modo la musica porta a stravolgere l’uso comune dei sensi; la perdita dei nostri abituali punti di riferimento ci aiuta a sperimentare nuove condizioni di ascolto. Quando si spengono le luci, i musicisti spariscono, e non solo perché non li si vede più : il musicista non ha più senso ed esiste solo la musica e tutto il pubblico si ritrova in quella musica. Ci si rende conto di aver compiuto un viaggio emotivo e sensoriale attraverso la musica ed il buio che si dissolve con l’arrivo della luce ed il risuonare delle ultime note. Un privilegio che soltanto il buio può concedere.

GUIDA AL BUIO

Un’altra esperienza molto forte organizzata dall’Autodromo Nazionale Monza è la guida al buio. Durante la Festa dello Sport, manifestazione organizzata presso l’Autodromo Nazionale di Monza, questa primavera ha avuto luogo con successo il test per il Guinness World Record tentato da Matteo Ferraglio e Omar Frigerio. L’impresa compiuta dai due è stata quella di percorrere un giro di pista in auto completamente al buio, grazie ad una maschera totalmente oscurata, entro un tempo prestabilito di 3 minuti e 15 secondi.

A guidare la vettura è stato Ferraglio, pilota e fondatore dell’azienda di noleggio a lungo termine 478 Rent, affiancato da Frigerio, ideatore della Guida al Buio, uno dei 5 marchi che compongono il gruppo Patentando. L’equipaggio, a bordo della nuovissima Volkswagen ID4, vettura totalmente elettrica gentilmente fornita da Drive s.r.l., società di Noleggio a Lungo Termine del gruppo Santander Consumer Bank, è riuscito nell’intento con un tempo di 3 minuti e 2 secondi.

I due adesso aspettano di riconfermarsi per il Guinness World Record ufficiale certificato.

L’obiettivo della sfida non puntava solamente ad entrare nel Guinness dei primati ma trattava di un progetto sociale e inclusivo: la disabilità può divenire un punto di partenza e non di arrivo. Lo scopo dell’Associazione Guida al Buio è infatti quello di migliorare le situazioni lavorative delle persone con disabilità (principalmente visive) che ad oggi ritengono di non avere molti sbocchi, dimostrando al mondo vedente che non ci sono differenze e che si può affrontare anche la possibilità di guidare un’auto.

L’associazione forma le persone con disabilità per permettere loro di compiere le mansioni richieste dal lavoro che devono svolgere, grazie ad una preparazione teorica e pratica da parte di istruttori qualificati e certificati per ogni settore lavorativo. Una volta superato il periodo di formazione, i non vedenti vengono collocati nelle aziende commissionanti potendo così coronare il loro sogno.

Questo progetto, oltre che sociale e inclusivo, è anche innovativo in quanto non esiste ad oggi una realtà simile. Inoltre, tramite la struttura mobile di Emozioni al Buio, l’associazione promuove l’inclusività nelle scuole tramite esperienze di vario genere, con l’obiettivo di combattere il bullismo e sensibilizzare verso la disabilità.

Guardare con altri occhi è una coraggiosa sfida per i nostri sensi, che stimola non solo l'immaginazione ma mette l'individuo al centro di nuove relazioni.

Si tratta di un altro modo di vivere Ecco in queste esperienze imparerete a capire di più voi stessi e guardare il mondo circostante con uno “sguardo” diverso riscoprendo tutto quello che c’è intorno a noi.

TRAGUARDI IMPORTANTI:

Un’ultima grande notizia: la Lombardia è la prima Regione d’Italia ad aver installato i radiofari, dispositivi innovativi che favoriscono l’accessibilità e la mobilità delle persone ipovedenti e non vedenti. Si è svolta infatti martedì 20 giugno, davanti all’ingresso del Nucleo 1 di piazza Città di Lombardia, la presentazione del funzionamento del primo di 15 strumenti forniti in comodato d’uso gratuito dai quattro distretti Lions della Lombardia. Ciò mostra l’impegno quotidiano di Regione Lombardia a favore dell’inclusione.

COSA SONO

Si tratta di strumenti innovativi (definiti ‘LETIsmart’) che vengono installati sui comuni bastoni bianchi, ausili indispensabili per le persone con disabilità visiva, che si trasformano così in strumenti ‘parlanti’.

Questo sofisticato ricevitore permette di informare la persona non vedente o ipovedente su quello che lo circonda. A esempio, quale direzione prendere per raggiungere un determinato ufficio o sportello, il piano a cui si trova, l’ascensore e così via. A fornire le informazioni sono proprio i radiofari. Ossia, dei trasmettitori a bassissima emissione di radiofrequenza che si interfacciano direttamente con il ricevitore posizionato sul bastone bianco. E aumentano e semplificano l’autonomia di movimento delle persone con disabilità visiva nei diversi contesti. A inventare i dispositivi che verranno installati davanti agli accessi della Regione è stato Marco Attini (consigliere nazionale Unione italiana ciechi e ipovedenti),

INFORMAZIONI SULLA MOSTRA” DIALOGO AL BUIO” :

Orari di apertura

In vigore dal 18 giugno al 6 agosto e dal 7 settembre al 1° ottobre 2023.

Giovedì 10.45 - 17.30 Percorso

18.30 - 21-00 Cafénoir (aperitivo al buio)

19.30 - 22.00 Cena al buio

Venerdì 10.45 - 19.30 Percorso

19.30 - 22.00 Cena al buio

Sabato 13.30 - 17.15 Percorso

17.30 - 20.00 Percorso + Cafénoir

Domenica 10.45 - 17.30 Percorso

La prenotazione è sempre obbligatoria e una volta effettuata è richiesto di presentarsi in biglietteria con 30 minuti di anticipo rispetto all'orario stabilito;

L'ingresso al Percorso non è consentito ai bambini di età inferiore ai 6 anni; i minori possono accedere alla mostra solo se accompagnati da un adulto;

Prezzi

Intero € 18,00

Ridotto € 15,00 (studenti under 26; adulti over 65 anni; persone con disabilità e un accompagnatore)

Convenzioni € 16,50 Enti convenzionati

Percorso + Cafènoir € 20,00 (tariffa unica, consumazione inclusa)

L'accesso con Groupon e/o Voucher (validi fino al 30 luglio 2023) richiede un'integrazione per la consumazione: facoltativa di € 3,00 a persona per il solo Percorso Dialogo nel Buio; obbligatoria di € 5,00 a persona per il Percorso + Cafènoir.

Avvertenze

Al momento della prenotazione dev’essere necessariamente segnalata la presenza di persone con disabilità (motoria, cognitiva, sensoriale);

non è consentito introdurre all’interno della mostra alcun tipo di oggetto luminoso (orologi, cellulari, accendini, indumenti fluorescenti, ecc ): tali oggetti dovranno essere necessariamente depositati negli armadietti disponibili all’ingresso; non è consentito accedere al Percorso senza scarpe: a chi si dovesse presentare con ciabatte o scarpe con stringhe fluorescenti sarà vietato l’ingresso.

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