I cantanti milanesi a Sanremo, secondo atto
Anche Milano ha avuto una parte nella storia del Festival di San Remo, infatti alcuni dei suoi più noti cantanti ha partecipato alla famosa rassegna canora.
Dopo un primo articolo loro dedicato, ecco una seconda carrellata per ricordare i milanesi che hanno partecipato al festival.
Gino Bramieri
Anche se è noto soprattutto per il suo lavoro come attore comico in televisione a al cinema, Gino Bramieri ha avuto anche un apprezzata carriera come cantante negli anni Sessanta, con ottimi riscontri di vendite.
Il suo debutto in queste vesti avvenne proprio nell'edizione del 1962 del Festival, con le canzoni “Lui andava a cavallo” e “Pesca tu che pesco io” in coppia con Aurelio Fierro e Rocco Torrebruno. Il primo dei due brani arrivò alla finale ed ottenne un buon successo di vendite, che permise a Bramieri di iniziare la sua lunga e fortunata carriera.
Wilma De Angelis
Lungo e fortunato è stato il sodalizio della cantante e conduttrice milanese con Sanremo. Il suo debutto nella manifestazione canora fu nel 1959 con i brani “Nessuno” in coppia con Betty Curtis, rock’n roll che arrivò alla finale e “Per tutta la vita” con la melodica Jula De Palma, che non fu altrettanto fortunato
Nei quattro anni successivi la De Angelis avrebbe partecipato con alterne fortune al Festival, portando brani di grande successo come “Quando vien la sera” in coppia con l’urlatore Joe Sentieri e “Patatina” con Gianni Meccia.
Profeti
Il gruppo milanese, tra i pochi che cercò un successo seguendo una strada a metà tra il beat e il pop, arrivò a Sanremo verso la fine degli anni Settanta, quando il festival era al punto più basso della sua storia.
Nella manifestazione i Profeti proposero il brano “Cercati un’anima” che arrivò alla finale, ma non ebbe molta fortuna, tanto che il gruppo si sarebbe sciolto un anno dopo.
Tony Renis
Il simpatico cantante milanese fece il suo esordio nel 1961 con la canzone “Pozzanghere” in coppia con Niki Davis, che non arrivò in finale. Un anno dopo Renis presentò il suo brano più noto “Quando quando quando” con Emilio Pericoli, che nella classifica finale arrivò solo al quarto posto, ripagato però da un successo enorme in Italia e all'estero, fino ad arrivare anche negli Stati Uniti.
Nel 1963 con lo swing “Una per tutte” Renis vinse il festival, ma non ottenne lo stesso successo di vendite dell’anno prima. Da allora il cantante partecipò a quasi tutti i festival di Sanremo del decennio, con esiti alterni, con brani come “I sorrisi di sera” nel 1964 in coppia con l’americano Frankie Avalon e nel 1968 “Il posto mio” con Domenico Modugno, su un tormentato rapporto tra due amanti.
L’ultima partecipazione fu nel 1970 con “Canzone blu” in coppia con Sergio Leonardi, che non ebbe buoni riscontri di vendita, spingendo Renis a dedicarsi ad una carriera come paroliere e produttore di talenti musicali.
Ribelli
Curiosa è la partecipazione dei Ribelli al festival di Sanremo del 1966, avvenuta nel momento in cui il gruppo cominciava a staccarsi dall'ala protettiva di Adriano Celentano e del suo Clan.
Il brano presentato del gruppo, in coppia con gli americani New Christy Minstrels, era “A la Buena de Dios” dalle atmosfere latino – americane, in perfetto contrasto con il beat suonato dal gruppo milanese. Alla fine della perfomance i Ribelli, che avevamo suonato con delle parrucche, se le tolsero, sorrisero e se ne andarono. La canzone non entrò in finale e ciò spinse il gruppo a tornare ad uno stile più beat, grazie anche all'arrivo di Demetrio Stratos come voce solista.
Arturo Testa
Il baritono milanese, considerato uno dei più noti cantanti italiani degli anni Cinquanta per il suo stile a metà tra il pop e la melodia lirica più squisita, non ebbe molti rapporti con Sanremo.
L’unica eccezione fu nel 1959, quando, in coppia con il melodico Gino Latilla, presentò il brano “Io sono il vento” che, anche se non vinse la finale del festival, ottenne un enorme successo di vendite, anche negli Stati Uniti ed in tutta Europa.
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