Lecco, la montagna abbraccia il lago con il blues di Irene Grandi
In una sera d’inverno il lago riposa nel suo letto ai bordi della montagna, che attende l’arrivo della notte scrutando le stelle. Tutto sempre ripetersi, inesorabilmente, nel solito scenario che solo la natura sa creare.
Ma qualcosa in sottofondo cominciare a riecheggiare nell’aria, dolci note vibrano nell’atmosfera e un blues scalda l’arrivo della notte.
Non è una serata come le altre e dalla città si sente un voce calda ed emozionante: è Irene Grandi di scena con il suo tour “Io in blues”.
Il teatro sold out accoglie l’artista toscana con la sua formazione composta da Fabrizio Morganti alla batteria, Max Frignani alla chitarra, Piero Spitilli al basso e Pippo Guarnera all’hammond.
Irene propone un repertorio di alta scuola con un viaggio nel tempo della musica blues proponendo Why can't we live together di Timmy Thomas, Somethings got a hold on me di Leroy Kirkland, For what it's worth di Buffalo Springfield.
Irene coinvolge il pubblico con I just want to make love to you incitandolo con il coro “love to you”. Al termine della canzone, il pubblico trascinato dagli storici presenti in sala, tra quali spicca Francesca Franchini, continuano a ripetere “Love to you”. Il teatro si trasforma in un tempo del Gospel ed è estasi!
Non possono mancare le atmosfere romantiche vissute con l’amico Pino Daniele, che Irene ricorda con gli intramontabili “Se mi vuoi” e “ Quanno Chiove”: momenti intimi che toccano il cuore del pubblico.
Dopo attimi struggenti la chitarra indiavolata di Max Frignani trasforma Irene in " IREK". Il bassista Piero Spitilli aumenta la fiamma che brucia il palco e Fabrizio Morganti con sua batteria tiene un ritmo a più non posso. Il maestro Pippo Guarnera da un tocco psichedelico al rock che imperversa.
Il palco è una bolgia, band ed Irene diventano straripanti.
Nel finale l'artista toscana scende dal palco a colpi di "Bum Bum" e abbraccia il pubblico in festa.
Una serata indimenticabile per tutti che ha confermato la qualità del progetto "io in blues" accolto con interesse dal pubblico, rimasto a tratti sorpreso dal nuovo abito di Irene. L'artista toscana mostra una maggiore disinvoltura nel governare la scena in chiave blues e la sua voce ha una costante crescita di consapevolezza.
La musica finisce ma la festa prosegue oltre il concerto. Irene e musicisti salutano i fan storici.
L'artista toscana viene omaggiata con uno splendido mazzo di fiori da Maria Teresa Paciullo, un funko pop realizzato appositamente per lei da Elisa Tordin e un piccolo pensiero in ricordo dei suoi 30 anni dal Sanremo Giovani del 1993 da parte di un fan.
La Lombardia saluta Irene Grandi con un arrivederci in primavera con la tappa di Mantova.